CALICI DI STELLE

MIGRANTE ESPULSO DALL'ITALIA VUOLE RITORNARE IN NIGERIA MA LA BUROCRAZIA GLIELO IMPEDISCE


E' indagato per detenzione di sostanze stupefacenti, l'hanno condannato per resistenza a pubblici ufficiali e lesioni, ed ha a suo carico 3 ordini di espulsione. Andarsene? Magari: è lui stesso che con i 6 mesi e 9 giorni di carcere con la condizionale è libero, che è andato in questura per essere espulso e rimandato in casa sua(Nigeria), ma non si può, perchè il Centro di permanenza per il rimpatrio di Torino, dove dovrebbe rimanere per avviare le procedure per il viaggio di ritorno, è pieno. La vicenda di Isaiah Godspower, migrante nigeriano di 19 anni è"surreale anche per la Questura di Alessandria", ha detto a Ilfattoquotidiano.it il suo avvocato Marco Capriata. Quindi, il ragazzo non può stare in Italia ma non può neanche andarsene. Il giovane, che non ha i requisiti per rimanere in Italia, non ha neanche  i soldi per partire. Vive di elemosina. E se avesse i soldi? Non ce la farebbe comunque perchè il passaporto non ce l'ha. E il rimpatrio assistito dell'Oim(Organizzazione internazionale per le migrazioni) che, scrive La Stampa, pagherebbe il biglietto aereo e metterebbe a disposizione una somma per favorire l'avvio di un'attività nel suo Paese d'origine? Niente, anche questa strada è impercorribile per via di quei due decreti di espulsione. Per la giurisprudenza italiana, se sei stato espulso devi trovare i proventi per andartene, ma il più delle volte è proprio quello il motivo per cui non riescono a rimpatriare. Ci sono condizioni oggettive che lo impediscono.