CALICI DI STELLE

ERGASTOLO OSTATIVO, LA CORTE DI STRASBURGO RESPINGE IL RICORSO DELL'ITALIA. LA MAFIA RINGRAZIA


Cambiare la legge sull'ergastolo ostativo, cioè quella norma che non prevede benefìci nè sconti di pena per i condannati al carcere a vita. Lo ha deciso la Grande Camera della Corte Europea dei Diritti Umani, respingendo il ricorso presentato dall'Italia contro la sentenza del 13 giugno scorso. Con quella decisione, che riguardava il caso del boss di"ndrangheta" Marcello Viola, i giudici di Strasburgo hanno stabilito a maggioranza(un giudice era contrario)che la condanna al carcere a vita"irriducibile" inflitta al ricorrente Vìola l'articolo 3 della Convenzione Europea sui Diritti Umani. Si tratta di una sentenza storica perchè nelle condizioni di Marcello Viola ci sono alcune centinaia di boss mafiosi condannati per le stragi, per terrorismo che non hanno mai collaborato in alcun modo con la giustizia."Non condividiamo nella maniera più assoluta questa decisione della Cedu, ne prendiamo atto e faremo valere in tutte le sedi le ragioni del governo italiano di una scelta che lo Stato ha fatto tanti anni fa. Una persona può accedere ai benefìci a condizione che collabori con la Giustizia",commenta il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. Oggi, la Corte di Strasburgo ci dice che l'ergastolo ostativo vìola i diritti umani e che dovremmo riformarla.Ma stiamo scherzando? Se vai a braccetto con la mafia, se distruggi la vita di intere famiglie e persone innocenti, ti fai il carcere secondo certe regole.Nessun beneficio penitenziario, nessuna libertà condizionata.Paghi, punto. Quì piangiamo ancora i nostri eroi, le nostre vittime, e ora dovremmo pensare a tutelare i diritti dei loro carnefici"? Ma come si arriva a questa sentenza? Marcello Viola, condannato a 4 ergastoli per omicidi plurimi, occultamento di cadavere, sequestro di persona e detenzione di armi, in base all'articolo 4 bis dell'ordinamento penitenziario, Viola non può accedere all'assegnazione al lavoro esterno, ai permessi premio e alle misure alternative alla detenzione visto che non ha offerto alcuna collaborazione, anche quella che risulta oggettivamente irrilevante alle indagini. Strasburgo gli aveva dato ragione: ora conferma quella decisione respingendo il ricorso dell'Italia. La Cedu, infatti, aveva definito"trattamento inumano e degradante"l'istituto giuridico dell'ergastolo ostativo.