CALICI DI STELLE

LA RAI HA PERSO UN'OCCASIONE


La Rai poteva passare alla Storia non dell'intrattenimento ma del senso civico. Poteva riscoprire la funzione del servizio pubblico, poteva essere un esempio per tutta l'Europa. Quando è scoppiata l'emergenza del Coronavirus, quando è cominciata la penosa conta dei morti, quando scuole e uffici sono stati chiusi, ebbene, quello era il momento di prendere una grande e utile decisione:trasformare Rai 1 nella Rete di servizio nazionale. Decisione non facile e non priva di rischi, ma decisione coraggiosa che sicuramente avrebbe dato i suoi frutti. Il canale più visto dagli italiani al servizio degli italiani per dare notizie controllate nel modo più controllato possibile, per fornire alla Protezione Civile un mezzo di comunicazione immediato. Per cancellare tutti quei programmi che fino a ieri si occupavano di gossip e che oggi vorrebbero gestire gli stati d'animo del Paese, per organizzare nel pomeriggio, in accordo con le altre reti Rai, sopratutto con Rai Storia, le lezioni per studenti di elementari e medie. Questo è un punto nodale su cui si rischia una mezza catastrofe della scuola. Le piattaforme Internet funzionano bene solo con le università che si sono attrezzate per tempo. Ma voi vi immaginate, in questo periodo, maestri e professori che da casa devono seguire una trentina di alunni? Rai 1 avrebbe dovuto essere una sorta di grande Telescuola, fornire orari, corsi, una nuova forma di insegnamento per placare anche la forza esplosiva dei ragazzi a casa. Non solo compiti, ma anche una programmazione meno ansiogena e più responsabile. Tutte le famiglie ,anche le meno abbienti hanno un televisore e in questi giorni il consumo giornaliero è aumentato di un'ora. Era il momento di fare un grande salto di qualità e invece ci sono ancora i telegiornali che funzionano secondo il principio delle quote pratiche.