CALICI DI STELLE

SCUOLE O SANATORI?


Il ritorno a scuola fra pochi giorni per la maggioranza delle Regioni si prospetta come un incubo per tutti gli italiani,o quasi. Tanto per cominciare, non si sa se le aule ci saranno, e dove, e come verranno organizzate, se con i famosi banchi a rotelle, i banchi singoli o i vecchi banchi a due posti segati a metà, seguendo l'idea creativa di qualche Preside-Falegname. Per ora sembra certo che gli alunni debbano entrare a scuola muniti di mascherina, solo quella usa e getta, certificate come dispositivi medici, perchè le misure di prevenzione anti-Covid disposte dal Ministero non ammettono le mascherine in tessuto, considerate meno sicure. Percorsi obbligati per entrare e per uscire dal plesso scolastico. Mascherina ora sì, ora no, ma sempre a portata di mano. Misurazione quotidiana della temperatura,a casa, ogni mattina, e se l'alunno/a ha 37,5 di febbre, niente scuola. Lavaggio delle mani più volte al giorno.Uso dei distributori di gel, distanziamento dai compagni anche durante la ricreazione. E poi le classi sfalsate, il lunedì in aula e il martedì a casa, la famigerata didattica a distanza che incombe. Il compagno positivo che potrebbe mandare in quarantena tutto il gruppo o addirittura la scuola intera se viene certificata come un focolaio. Ma è questa la vita che spetta ai nostri figli? Il Pedagogista Daniele Novara, sostiene"La scuola è stata commissariata dalla Sanità con un senso di angoscia che genere un eccesso di protocolli e procedure. Anche l'obbligo di far indossare alle educatrici degli asili-nido, tute, mascherine, visiere e guanti: un trauma per i piccoli. Impossibile fare scuola se non puoi fare nulla, ma così ledi i diritti dei bambini e la libertà di insegnamento. Dobbiamo riaprire scuole, non sanatori".