cj_movie

Una settimana di vacanza...


Una settimana per recuperare un po' di energie, per mettere ordine dentro e fuori casa. Una settimana per oziare e leggere (visto che sto scrivendo davvero poco in questo momento).Ed ecco che ho investito tempo in alcuni titoli.Devo dire che nell'ultimo periodo mi sono trovata con dei testi un po' deludenti, tanto che mi sono anche rifiutata, per principio, di dare una valutazione anche sommaria su anobii, almeno per la maggior parte dei testi, altri non mi sono espressa per altri motivi... comunque... devo dire che la prima cantonata è stata “L'ipnotista” che prometteva bene senza mantenere le aspettative.Seguito a ruota da “Chie-Chan ed io”, Banana Yoshimoto ha saputo emozionarmi in maniera migliore con altre sua opere.Non contenta ho detto, “ma sì, proviamo ancora Richard Bach” anche in questo caso un paio di titoli mi erano particolarmente cari... zappata su i piedi: “Un ponte sull'eternità” è stato lento, pesantino e privo di quella magia di cui erano pervasi i suoi precedenti libri.Ende? Ok, proviamoci...Lo specchio nello specchio – Un labirinto.Titolo che da solo è bastato ad attirare la mia attenzione scatenando immagini e visioni oniriche. E poi l'autore ha sempre avuto tutta la mia stima.Il risultato è che non saprei bene che cosa dire su questo testo. Visionario (sicuramente), un po' caotico e, almeno per quanto mi riguarda, un pochino ostico. Ha un suo fascino, senza dubbio, e dire che sia un brutto libro, questo no, non si può. Diciamo un filo sopra le righe, un libro per adulti dove la narrazione, con un movimento circolare, sfiora sempre il mondo del sogno e dell'immaginario, ma con tinte più cupe del solito Ende. In definitiva, questo libro è stata per me un'esperienza singolare Ero sul punto di disperare...poi ecco un mio carissimo amico che mi regala “Il bar sotto il mare”. Mi ci sono avvicinata con un po' di diffidenza ma devo dire che alla fine mi ha conquistato. L'ho trovato davvero carino.Sulla scia dell'entusiasmo pesco un libro dalla pila dei miei “da leggere” e punto tutto sul 13 rosso, oppure è nero nella roulette? Chi lo sa... qualunque sia la cromia, ho vinto."13" è coinvolgente dalla prima all'ultima pagina. Possiede un ritmo con la dote di catturare l'attenzione del lettore, che diviene incapace di allontanarsi dalla narrazione. Scorrevole, dinamico... un buon libro, uno stile notevole. Che dire? Sicuramente da leggere. E anche se non sempre si condivide il punto di vista dei protagonisti narranti, il libro merita.Ed ora?Ed ora sono alle prese con “Pan” di Dimitri, che già mi sta entusiasmando. Speriamo che tenga duro fino alla fine.Saprò dirlo a breve...c.j.