cj_movie

Shrek - E vissero felici e contenti


Sono cresciuti, hanno messo su famiglia e si preparano a chiudere la loro storia con la frase di rito: “E vissero felici e contenti”Parliamo degli orchi di Mike Mitchell che, giunti al quarto capitolo della loro saga, si congedano dal pubblico che fin dal 2001 ha seguito le loro storie.Peccato che, il nostro caro Shrek al momento non sembra molto felice e allo stress della famiglia e dei doveri coniugali preferisca i bei vecchi tempi quando la gente gridava spaventata in sua presenza o, al più, lo inseguiva con fiaccole e forconi.Sembra così insoddisfatto di ciò che è diventato da desiderare un giorno da “orco pauroso” ed ecco che compare l’infido Tremolino, pronto a siglare un mefistofelico contratto alla Faust per esaudire il suo desiderio. Un patto che, però, nasconde molte insidie. Questo il plot attorno a cui ruotano le vicende dell’ultimo film DreamWorks, un omaggio a Frank Capra e alla sua "La vita è meravigliosa". Vecchi e personaggi e qualche nuova new entry che però, diciamolo, non brilla per spessore.In effetti questo Shrek 4 non convinceLa trama ha qualche trovata divertente ma siamo ben lontani dall’irriverenza e l’ironia che hanno caratterizzato il primo Shrek e che lo hanno reso famoso.Sembra che il nostro amico orco abbia perso un po’ del suo smalto a favore di una psicologia più dolce e affettuosa e meno sguaiata, un cambio che fa storcere il naso. Non bastano gli occhioni languidi e la simpatia del gatto con gli stivali in versione XXL e una Fiona che sembra uscita da una sequenza di Braveheart… la pellicola non decolla.Non è colpa degli effetti visivi sempre più dettagliati e di una grafica iper realistica, non è colpa della sceneggiatura che fa quel che può: è la drammatica sorte dei sequel che, salvo casi eccezionali (vedi la X-Man saga), sono destinati al lento abbandono del pubblico troppo facile preda del tedio.Il resto è storia… purtroppo già passata.c.j.