E tutto sembra nero e scuro.Ritorno nello spazio che io avevo abbandonato, certo che sarei tornata.Ti uso come posso usare qualcosa di cui non posso fare a meno.Come uso l'aria senza che questa lasci segni nella mia consapevolezza così...piccola e misera.Io che sogno e soffro nelle fantasie che mi regalo.Io che piango senza lacrime e il cuore torna a farmi male.Io che spero nel domani mi ritrovo piegata al cospetto di un presente che non riconosco e non ho chiesto.La cecità mi abbraccia e mi avvolge facendomi vibrare a lato del mio essere.Sulla superficie di quello che non voglio toccare per paura di non trovare nulla.Ti sfioro appena con le dita tremanti e i muscoli contratti in una morsa di fili che avvolgono e stringono.L'incanto mi permette di scorgere, in un orizzonte lontano e sbiadito, quello che fino a ieri credevo possibile.Sono sporca, povera e mi compatisco compiacendomi del mio squallore.Accarezzami ancora, come hai fatto già altre volte.Veglia e siedi accanto al mio sonno.Proteggimi dalle cose ignote, da quelle cose che non so evitare ma che mi fanno male.Torna a guardarmi con i tuoi occhi nocciola e le labbra serie.Con i tuoi capelli profumati tra le mie mani e il mio corpo nei tuoi abbracci.Se solo fosse vero che tutto non finisce qui ma prosegue nell'eterno, sarei tentata nel credere che non finiremo mai di essere esistiti insieme.Un frammento piccolo ma infinito.Indistinguibile ma unico e irripetibile.Ho tentato.E tu lo sai, mi sei testimone ogni giorno dalla e nella parte più profonda e vera del mio cuore.Ma sembra che questo cielo remi contro di me e contro le tue promesse.E io ci credo...ci ho creduto...ci credevo.Il tuo regalo.Il mio sogno.Continuerò a crederci perchè ti amo e perchè ti amerò sempre.Perchè credo in te e in quello che mi hai detto e in quello che mi doni ogni notte offrendomi parte del domani.Parlo con te, che sei rimasto qui, tra le fibre del mio cuore.Appeso a un sospiro come un rantolo di dolore e di sorpresa.Parlo con te perchè cerco una risposta, uno squarcio di realtà in mezzo a tante cose che poco somigliano alla verità.Parlo con te perchè sfinita e stanca, tento di ricucire le sponde tra i nostri due mondi.Perchè a volte mi sembra di essere da sola a tenere viva questa sottile membrana di vita.Vorrei non dover pensare che se fossi ancora qui tutto sarebbe diverso.Offenderei l'uomo che oggi amo, rinnegherei quello che sono oggi.Non riesco a fare altrimenti.Annaspando senza riuscire a respirare, cerco di trovare il punto debole della disgrazia per...poter finalmente annientarla.E allora mi sali dalle profondità più remote delle viscere e sali...Sali...Sali fino a stringermi la gola che non riesce a urlare ma, nel silenzio oltraggia tutto quello che è stato e non è stato mai.In momenti come questo ti odio.Ti odio come non ti ho mai odiato e mai ti odierò.Insulto te, la morte e la beatitudine in cui sei ora.Mi fa rabbia tutto.Questo tepore, questo benessere palesemente ostentato.Queste comodità e tutte le abitudini che mi hanno resa schiava di loro stesse.Mi fa rabbia sopratutto non poterti parlare, non sapere se queste maledizioni ti raggiungono o, cadono ai miei piedi come schegge di vetro rotto.Non guarirò mai.Ti ho deluso.Lo so.So anche che non mi vorresti vedere così.Ecco perchè forse...non ti sento arrivare...Sei il mio miracolo.Quel miracolo che tengo stretto tra le mani.Quel miracolo che tu non vedi.Che tu non senti.Di cui non sai nulla.Perchè ti devo dire cose ovvie?Perchè ti amo, ma non te l'ho mai detto neppure una volta.Mai la mia voce ha pronunciato queste lettere davanti a te.Eppure non sai di tutte le volte che si sono sciolte sulla lingua come sale.E non sai dei tagli che come fuoco, non mi hanno permesso di aggiungere o togliere altre parole.I giorni colano uno nell'altro, confondendosi e io...non ho più tempo.Vorrei una pillola per cancellare le emozioni, nascondere e mescolare i pensieri.Cancellare, smarrirmi, grattarmi via.Faccio scorrere tra le dita la nostra storia come i grani di un rosario per la salvezza.Un lungo e faticoso soffio senza pause.Tu come un secondo cuore sotto il palmo della mia mano.Perchè poi?Perchè...punto.Lui le bacia gli occhi con bocca aperta e ansimante.Lei ha la destra sommersa e il braccio sfumato da un leggero movimento.La sinistra a cingerlgi il fianco infilandosi più sotto.Lo sguardo felice, acqua bianca e schiumosa.Specchi attorno appannati da sudore o vapore.Sono contenti insieme.La sola tensione, quella dei loro corpi vicini mentre si sfiorano e si stanno unendo, si uniscono.Il silenzio al silenzio.Come la notte.Si custodiscono e si proteggono.Un immagine di noi.Invidia, io.Tutto quello che ti fa star così bene non può essere male.
Post N° 52
E tutto sembra nero e scuro.Ritorno nello spazio che io avevo abbandonato, certo che sarei tornata.Ti uso come posso usare qualcosa di cui non posso fare a meno.Come uso l'aria senza che questa lasci segni nella mia consapevolezza così...piccola e misera.Io che sogno e soffro nelle fantasie che mi regalo.Io che piango senza lacrime e il cuore torna a farmi male.Io che spero nel domani mi ritrovo piegata al cospetto di un presente che non riconosco e non ho chiesto.La cecità mi abbraccia e mi avvolge facendomi vibrare a lato del mio essere.Sulla superficie di quello che non voglio toccare per paura di non trovare nulla.Ti sfioro appena con le dita tremanti e i muscoli contratti in una morsa di fili che avvolgono e stringono.L'incanto mi permette di scorgere, in un orizzonte lontano e sbiadito, quello che fino a ieri credevo possibile.Sono sporca, povera e mi compatisco compiacendomi del mio squallore.Accarezzami ancora, come hai fatto già altre volte.Veglia e siedi accanto al mio sonno.Proteggimi dalle cose ignote, da quelle cose che non so evitare ma che mi fanno male.Torna a guardarmi con i tuoi occhi nocciola e le labbra serie.Con i tuoi capelli profumati tra le mie mani e il mio corpo nei tuoi abbracci.Se solo fosse vero che tutto non finisce qui ma prosegue nell'eterno, sarei tentata nel credere che non finiremo mai di essere esistiti insieme.Un frammento piccolo ma infinito.Indistinguibile ma unico e irripetibile.Ho tentato.E tu lo sai, mi sei testimone ogni giorno dalla e nella parte più profonda e vera del mio cuore.Ma sembra che questo cielo remi contro di me e contro le tue promesse.E io ci credo...ci ho creduto...ci credevo.Il tuo regalo.Il mio sogno.Continuerò a crederci perchè ti amo e perchè ti amerò sempre.Perchè credo in te e in quello che mi hai detto e in quello che mi doni ogni notte offrendomi parte del domani.Parlo con te, che sei rimasto qui, tra le fibre del mio cuore.Appeso a un sospiro come un rantolo di dolore e di sorpresa.Parlo con te perchè cerco una risposta, uno squarcio di realtà in mezzo a tante cose che poco somigliano alla verità.Parlo con te perchè sfinita e stanca, tento di ricucire le sponde tra i nostri due mondi.Perchè a volte mi sembra di essere da sola a tenere viva questa sottile membrana di vita.Vorrei non dover pensare che se fossi ancora qui tutto sarebbe diverso.Offenderei l'uomo che oggi amo, rinnegherei quello che sono oggi.Non riesco a fare altrimenti.Annaspando senza riuscire a respirare, cerco di trovare il punto debole della disgrazia per...poter finalmente annientarla.E allora mi sali dalle profondità più remote delle viscere e sali...Sali...Sali fino a stringermi la gola che non riesce a urlare ma, nel silenzio oltraggia tutto quello che è stato e non è stato mai.In momenti come questo ti odio.Ti odio come non ti ho mai odiato e mai ti odierò.Insulto te, la morte e la beatitudine in cui sei ora.Mi fa rabbia tutto.Questo tepore, questo benessere palesemente ostentato.Queste comodità e tutte le abitudini che mi hanno resa schiava di loro stesse.Mi fa rabbia sopratutto non poterti parlare, non sapere se queste maledizioni ti raggiungono o, cadono ai miei piedi come schegge di vetro rotto.Non guarirò mai.Ti ho deluso.Lo so.So anche che non mi vorresti vedere così.Ecco perchè forse...non ti sento arrivare...Sei il mio miracolo.Quel miracolo che tengo stretto tra le mani.Quel miracolo che tu non vedi.Che tu non senti.Di cui non sai nulla.Perchè ti devo dire cose ovvie?Perchè ti amo, ma non te l'ho mai detto neppure una volta.Mai la mia voce ha pronunciato queste lettere davanti a te.Eppure non sai di tutte le volte che si sono sciolte sulla lingua come sale.E non sai dei tagli che come fuoco, non mi hanno permesso di aggiungere o togliere altre parole.I giorni colano uno nell'altro, confondendosi e io...non ho più tempo.Vorrei una pillola per cancellare le emozioni, nascondere e mescolare i pensieri.Cancellare, smarrirmi, grattarmi via.Faccio scorrere tra le dita la nostra storia come i grani di un rosario per la salvezza.Un lungo e faticoso soffio senza pause.Tu come un secondo cuore sotto il palmo della mia mano.Perchè poi?Perchè...punto.Lui le bacia gli occhi con bocca aperta e ansimante.Lei ha la destra sommersa e il braccio sfumato da un leggero movimento.La sinistra a cingerlgi il fianco infilandosi più sotto.Lo sguardo felice, acqua bianca e schiumosa.Specchi attorno appannati da sudore o vapore.Sono contenti insieme.La sola tensione, quella dei loro corpi vicini mentre si sfiorano e si stanno unendo, si uniscono.Il silenzio al silenzio.Come la notte.Si custodiscono e si proteggono.Un immagine di noi.Invidia, io.Tutto quello che ti fa star così bene non può essere male.