eraunanottebuiae...

Il cacciatore di aquiloni.


 Il cacciatore di aquiloni è un romanzo che narra la vita di due bambini, Amir e Hassan, fondamentalmente diversi in quanto uno prestava servizio nella casa dell'altro, ma che erano cresciuti insieme come fratelli. La cosa che più adoravano fare insieme era far volare i loro aquiloni e fu proprio partecipando a una gara organizzata nella loro città che accade l'irreparabile. Amir aveva appena spazzato via gli altri aquiloni dal cielo e ora toccava ad Hassan andare a recuperarlo per avere il trofeo, quando si imbattè in un gruppo di ragazzi più grandi che lo odiavano per la sua etnia e che lo picchiarono a sangue in cambio dell'aquilone. Il brutto fu che Amir restò a guardare la scena senza muovere un dito e lasciò l'amico in balia dei bulli. Con il passare dei giorni Amir si pentì di quello che aveva fatto e i rimorsi lo assalivano così simulò un furto da parte di Hassan e lo cacciò dalla sua casa impedendogli di continuare a lavorare per la sua famiglia. In Afghanistan nel frattempo scoppiò una grande guerra e Amir e tutta la sua famiglia fuggirono a San Francisco dove trascorrevano la loro vita serenamente e Amir riuscì a coronare il suo sogno di diventare uno scrittore, quando all'improvviso ricevette una telefonata che gli cambiò la vita. Un vecchio amico chiamò dall'Afghansitan per dare la triste notizia che Hassan e sua moglie erano morti e avevano però lasciato un figlio di nome Sohrab che era finito in orfanotrofio. Dopo aver saputo la scioccante notizia che Hassan era suo fratellastro nonché figlio di suo padre e della madre di Hassan, e quindi appreso che Sohrab era suo nipote, decise di partire e andare cercarlo. Giunto all'orfanotrofio venne a conoscenza del fatto che il ragazzo era stato portato via da un talebano il quale, si sapeva, non riportava mai nessuno indietro. Preoccupato corse verso l'abitazione di quest'ultimo il quale propose una sfida ad Amir, che nel caso avesse vinto, avrebbe potuto portare via il ragazzo. Il caso volle che quel talebano fosse proprio quel ragazzo che aveva picchiato Hassan durante la caccia degli aquiloni così si lasciò sferrare un colpo in pieno viso per togliersi finalmente quel peso che portava da anni ormai. Sohrab intervenne nel combattimento, con una fionda accecò l'uomo e corse via con lo zio. Egli lo convinse ad andare in America con lui ma l'unico modo per fargli passare le frontiere era rimetterlo in un orfanotrofio e poi fare la domanda di adozione. Questo sconvolse il ragazzo che tentò il suicidio pur di non tornarci. Fortunamente lo salvarono e riuscirono a farlo andare in America con Amir. Lì però seguì un intero anno di silenzio che spezzò solo con un sorriso quando vide degli aquiloni in volo. A me questo libro è piaciuto moltissimo, a parte il fatto che è scorrevole e di linguaggio semplice, ma soprattutto perchè offre numerosi spunti di riflessione. Per prima cosa secondo me ci fa riflettere su noi stessi, sulle nostre fragilità, sul fatto che ognuno di noi è soggetto a delle debolezze che però con la forza di volontà possono essere superate, ma soprattuto con la forza dell'amicizia che ha portato Amir dopo moltissimi anni a pensare ancora a quello che era successo con l'amico e a decidere di pagarla per il suo errore anche a costa della vita. Un'altro spunto di rilfessione invece è quello dell'amore gratuito dell'altro protagonista del racconto, Hassan, che farebbe qualsiasi cosa per l'amico persino farsi picchiare per portargli indietro l'aquilone.