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Questo romanzo dello scrittore tedesco Hermann Hesse parla della ricerca di un qualcosa che sembra essere al di fuori, ma che allafine si trova solo dentro di noi.

Il protagonista della storia è proprio Siddharta che, assieme al suo amico Govinda, decide di intraprendere un viaggio per cercare la sua strada da seguire.

Durante il loro viaggio incontrano molte popolazioni e tribù che condividono assieme a loro delle esperienze spirituali fondamentali, ad esempio riuscire a vivere semplicemente con ciò che si trova attorno a loro, servendosi della natura, ma non solo.

Ad un certo punto della storia le strade di Siddharta e Govinda si separano: quest'ultimo decide di aggregarsi alla setta della tribù dei Samara mentre l'altro continua il suo cammino imbattendosi nel popolo dei Kamala, da cui apprende l'amore e le altre debolezze che appartengono all'uomo, prioprio a causa di tutto ciò il ragazzo, sentendosi in colpa per aver ceduto alle tentazioni, decide pi "punirsi" tentando il suicidio ma, fortunatamente, alcuni segnali lo distolgono dal pensiero del suicidio, tra cui la nascita del suo primogenito nella tribu dei Kamala e l'incotro con un barcaiolo che gli insegna l'essenza dell'acqua mostrandogli il proprio spirito e succesivamente, l'incontro con il suo vecchio amico Govinda, lo portano a comprendere che sono ancora tante le cose da scoprire e su cui riflettere della propria vita.

Questo libro vuole mostrarci quali sono le numerose debolezze tipiche deli uomini ma, sopratutto, vuole farci capire che sono moltissime le vie di purificazione che non comprendono per fora atti di violenza contro noi stessi.

Tutto ciò è possibile solo scoprendo ogni lato di noi stessi, sia positivi che negativi, portando l'uomo a scopriore se stesso.