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Commento del libro a piacere: Vie de Mozart(Vita di Mozart):

Post n°306 pubblicato il 28 Giugno 2013 da vincenzoanzoletti
 

 

Commento del libro a piacere:

Vie de Mozart è un libro dello scrittore francese Marie-Henri Beyle, più noto come Stendhal(Grenoble, 23 gennaio, 1783) pubblicato nel 1815 che racconta in modo devo dire eccezionalmente leggero e divertente alcuni aspetti della vita di Wolfgang Amadeus Mozart, soffermandosi in particolare sulla sua infanzia e su i viaggi che fece dall'età di 6 anni insieme alla famiglia per l'Europa. Il padre di Mozart, Leopold, era nato ad Augusta il 14 novembre 1719, ma si seguito si trasferì a Salisburgo e nel 1747 sposò Anna Maria Pertl, da cui ebbe cinque figli, dei quali solo due sopravvissero:Wolfgang Amadeus Mozart e Anna Maria Mozart, detta affettuosamente Nannerl. Mozart nacque il 27 gennaio 1756, e già all'età di 4 anni sapeva comporre. Merito del padre è di averlo seguito costantemente nei suoi progressi e negli studi, essendo lui stesso maestro del figlio e violista molto stimato. Un episodio che è narrato nel libro e che può provare il prodigio di Mozart è questo:un giorno, mentre Leopold stava uscendo dalla chiesa con un suo amico, trovò Mozart intento a comporre un concerto in ginocchio sul pavimento a pochi metri dalla chiesa e dopo aver visto il foglio e dopo aver riso su di esso per l'apparente scorrettezza musicale, lo esaminò più attentamente e vide che era corretto dal punto di vista musicale. Nel 1743, intanto, Leopold era entrato a far parte dei musicisti del Principe Arcivescovo di Salisburgo e anche grazie alla sua professione , che non gli portava via molto tempo, anche essendo in seguito divenuto maestro di cappella dell'arcivescovo di Salisburgo nel 1762, potè dedicarsi nel tempo libero al figlio e alla figlia Nannerl, anche lei abbastanza brava. Fu così che, desideroso di far conoscere il figlio e di farne ammirare le doti, quando Mozart compii sei anni, la famiglia partì per l'Europa, prima tappa fu Monaco Di Baviera, dove suonarono davanti al principe elettore(in Tedesco Kurfrϋst, letteralmente sovrano curatore, che porta benessere) e ottennero grande successo. A Vienna,  Mozart suonò, prendendo per seria la richiesta scherzosa di Francesco I di suonare con un dito solo e bendato su un piano coperto da un panno, anche nel modo in cui aveva detto quest'ultimo, come se fosse la cosa più facile del mondo. Un'altro episodio che fa costatare il suo genio, accade durante la permanenza di Mozart in Italia, a Roma(dopo essere stato naturalmente in Francia, Inghilterra, Belgio ecc...): per la settimana santa, Wolfgang e suo padre si recarono nella Cappella Sistina e poichè non potevano essere distribuite copie del Miseriere(canto religioso)  e a lui  era molto piaciuto e voleva conservarlo, Mozart si impose di ricordarlo a memoria e lo trascrisse appena ritornato in albergo e il venerdì santo, per apportarvi, poichè veniva ripetuto, delle modifiche Mozart portò in chiesa quello da lui scritto, non trovandovi alcun errore. I romani, dubbiosi, glielo facero anche cantare e lui ci riuscii perfettamente. Ci sono altri episodi interessanti in questo libro sul mio compositore preferito che non conoscevo, ma sarebbe troppo lungo riportarli. Inutile dire che il libro mi è piaciuto tantissimo, poichè è la prima biografia mozartiana che leggo a non soffermarsi sul aspetti più conosciuti della vita di Mozart, ma ad approfondirla con degli episodi interessanti poco conosciuti, ma fondamentali anche ad definire il suo carattere. Per esempio, una cosa curiosa e che non sapevo è che il solo udire del suono della tromba lo faceva svenire, ploichè non ne sopportava il suono. Personaggi:

Wolfgang Amadeus Mozart

Leopold Mozart

Giuseppe II

Il papa

Herr Schachtner, amico della famiglia Mozart, violinista

Thomas Linley, amico d'infanzia di Mozart, incontrato a Londra.

Costanze Weber, moglie di Mozart, sorella di Aloysia Weber, cantante di cui Mozart si innamorò follemente e per la quale scrisse molte arie da concerto tra le quali "Vorrei spiegarvi, oh Dio, qual è l'affanno mio" e "No, no che non sei capace di cortesia, d'onore" e cantò diversi ruoli da soprano nelle sue opere.

(Altri personaggi sono solo nominati e non predominanti). 

 

 

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biancoazzurro1997 il 16/09/13 alle 19:56 via WEB
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