Opera Viva

La barca vuota


 
  Quando ero giovane, mi affascinava andare in barca.Avevo una piccola barca e da solo me ne andavo sul lago; rimanevo lì per ore a meditare sulla calma del lago. Un giorno ero rilassato ad occhi chiusi ed una barca vuota sospinta dalla corrente colpì la mia. I miei occhi erano chiusi per cui pensai che qualcuno mi fosse venuto addosso e mi arrabbiai, poi aprì gli occhi e stavo per assalire con furia quell’uomo, ma mi resi subito conto che la barca era vuota. A quel punto rimasi paralizzato – su chi potevo riversare la mia rabbia? – Era assurdo riversare la rabbia su una barca vuota. Perciò chiusi gli occhi e contattai la mia rabbia cheera presente perché non trovò via d’uscita ed usai tale sentimento per entrare all’interno, sull’onda di quella rabbia, e quella barca vuota divenne la mia realizzazione. In quella giornata toccai un punto di me stesso: quella barca vuota fu il mio Maestro. E adesso se qualcuno con la sua barca mi urta e mi insulta io sorrido e dico che anche questa barca è vuota. Chiudo gli occhi e vado dentro.  
 Maestro Zen, Lin-tsi