Claudio amuleto

I fatti di Rovato (Bs)


Avrei voluto copiare un vecchio post dell'altro blog, ed invece son qui a fare l'opposto, ad essere d'attualità come forse non sono mai stato. Quanto successo a Rovato, grande paese della provincia di Brescia, mi ha colpito profondamente. E' ovvio, in quel paese io lavoro, si trova a 2 km da casa mia, da bambino "andare a Rovato" voleva per me dire percorrere 3 km che sembravano tantissimi, magari in auto per andare a far la spesa il sabato con i miei o più avanti in bicicletta per andare alla biblioteca o al mercato del lunedi. Quindi si, quei fatti mi sconvolgono perché li sento miei, fosse successo in un altro posto mi avrebbero sconvolto meno. Ma mi sconvolgono anche perché minano le mie convinzioni. Io sono un ragazzo che ho sempre creduto nella solidarietà verso gli altri, che ho sempre detestato le idee di certi partiti, vedi Lega Nord, che si sono basati sulla caccia agli immigrati e non solo sulla loro cacciata, io, che ho sempre creduto a parole come tolleranza, fratellanza. Io sono figlio di emigrati, anzi come ironicamente a volte affermo sono figlio di BI- emigranti visto che i miei genitori sono emigrati dalla Campania prima in Germania e poi, dopo qualche anno nella loro regione natale, sono emigrati di nuovo in provincia di Brescia. Negli anni settanta la Germania Ovest era un paese perfetto, un paese modello, negli anni ottanta al nord i "terroni" venivano guardati con sospetto, ma alla fine pur sempre rispettati, se non delinquevano ovviamente. E' per questo che ho sempre creduto e detto che con gli immigrati "non bisogna fare di tutta l'erba un fascio", che molti sono bravi ragazzi, che al massimo possiamo dire che da alcuni paesi arrivino in percentuale più delinquenti che da altri paesi, ma nulla di più. Ma usciamo dalle teorie sugli immigrati ed emigrati, siamo tutti uguali, ed in questo "tutti uguali" ho sempre affermato di essere contro la pena di morte, di essere contro la violenza, che la giustizia va difesa ma senza esagerare. Quanto successo però fa crollare ogni certezza: un padre la cui figlia è stata VIOLENTATA per ORE dopo che le era stato ROTTO IL BACINO investendola con l'auto, dice che l'autore di questi orrendi gesti non va ucciso, ma va fatto soffrire, che bisogna trovare qualcuno disposto a violentarlo oppure bisogna usare qualche mezzo meccanico per farlo soffrire, ed è inutile che scriva come, un palo ce lo immaginiamo tutti. Ebbene, posso dargli torto? Per chi non lo sapesse il ragazzo che si era appartato in auto con lei è ricoverato con 150 punti di sutura, è stato accoltellato. Questi orrendi fatti sono successi una notte nel parcheggio della piscina dove molte volte sono stato a passare momenti spensierati, ieri nei maggiori telegiornali si intervistava il parroco del paese ed un extra comunitario inquadrato davanti ad un bar che si trova a 3 metri da dove lavoro. E' vero, rischiano di andarci di mezzo lavoratori onesti, si rischia di fomentare l'odio. Oggi la gente diceva che davanti alla stazione dei carabinieri dove si trovava il presunto colpevole si era radunata una folla di gente, e che forse quei carabinieri avrebbero dovuto lasciarsi scappare quell'uomo e lasciarlo alla folla. Non sarebbe giusto, ma possiamo dare del tutto torto a chi la pensa cosi? Un'altra cosa: quei due ragazzi si stavano amando in un'auto, cosa che in tanti abbiamo fatto, io per fortuna qualche anno fa, ed in una zona dove io l'ho fatto qualche anno dopo ho saputo che era successo un episodio del genere. Un'altra persona oggi mi parlava di colpe, diceva che è colpa di tutti, perché se l'Italia è cosi è colpa di chi ha fatto questa Italia, di chi va a votare da anni ed anni. Io non so se si possa essere del tutto d'accordo con questa tesi, ma il fatto che molti stranieri pensano che in Italia si può fare quel che si vuole, tanto al massimo se ti prendono ti lasciano libero poco dopo, che in Italia c'è più libertà e regole meno rigide che in altri paesi europei, ebbene questo è vero, e qualcuno dovrebbe chiedersi perché.BastaPS: dopo questo post arrabbiato faccio notare a chi fosse interessato che ieri ne avevo scritto un altro, è qui da leggere.