claudio cisco

SFACELO


Gioco artificiale e platonico di specchisempre mutevolicon tante facce e tante luci,non trovo il filo interiorequello vero e profondo,cado così nel gioco delle invenzionidelle contraddizioni.Una totalità non trovatache rivela disagio, sofferenza.Cerco rifugio altrovesenza sapere dovema ciò che mi rimane di questa umana faticaè la coscienza di una prigioniae mi sento rinchiuso nel cerchio delle mie abitudini, paranoieche si avvicendano in modo sterile.Sogno impossibili evasioni attraversato da sussulti e vertiginiinvano lotto per non essere travolto dal tempoma l'amore mi appare perdutotra la cenere dell'esistenza.Archivio la memoriacome un mondo ormai passato per semprefatto di resti sospetti,tracce che tendono a scomparire nel tempocome carte antiche e indecifrabilivere e proprie reliquie.Sopra tutto questo sfaceloaleggia sovrano il sentimento del tempoche sfugge, che rovina, che travolge.Non mi rimaneche una ragione stanca, feritaal limite della resistenzama non vintache cerca in fondo alla dolcezza,nella disperazione,la speranza d'una morte amica.