...and so on...

Il Vero Valore della Croce


Lo scorso 3 Novembre,La Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo ha stabilito che:La presenza dei crocefissi nelle aule scolastiche costituisce «una violazione del diritto dei genitori a educare i figli secondo le loro convinzioni» e una violazione alla «libertà di religione degli alunni» http://www.corriere.it/cronache/09_novembre_03/crocifisso-aule-scolastiche-sentenza-corte-europea-diritti-uomo_e42aa63a-c862-11de-b35b-00144f02aabc.shtmlQuesta disputa "Crocefisso si, Crocefisso no", mi ha sempre lasciata molto combattuta.La mia parte cattolica, (poichè anche se ho molte perplessità sulla chiesa in quanto istituzione, credo fortemente e decisamente in Dio) ovviamente teneva al si...L'altra parte di me, quella che crede che esistano anche altre religioni rispettabilissime (escluse quelle che reputo sette), era per il no.Ma nella mia confusione generale,giorno 5 Novembre, ho letto, sul Il Fatto Quotidiano un pezzo di Marco Travaglio,che mi ha fatto vedere la cosa sotto un altro punto di vista, direi illuminante.Per questa ragione ci tengo a riportarlo qui, poichè possa essere spunto di riflessione per altri.Per capire il Valore che ha il simbolo della Croce, aldilà della religione di appartenenza, aldilà della questione "tradizione" e di tutto ciò che sentiamo fra tv e giornali:" Gesù Cristo è un fatto storico e una persona reale, morta ammazzata dopo indicibili torture, pur potendosi agevolmente salvare con qualche parola ambigua, accomodante, politichese, paracula. È, da duemila anni, uno “scandalo” sia per chi crede alla resurrezione, sia per chi si ferma al dato storico della crocifissione. L’immagine vivente di libertà e umanità, di sofferenza e speranza, di resistenza inerme all’ingiustizia, ma soprattutto di laicità (“date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio”) e gratuità (“Pa d re , perdona loro perché non sanno quello che fanno”). Gratuità: la parola più scandalosa per questi tempi dominati dagli interessi, dove tutto è in vendita e troppi sono all’asta. Gesù Cristo è riconosciuto non solo dai cristiani, ma anche dagli ebrei e dai musulmani, come un grande profeta. Infatti fu proprio l’ideologia più pagana della storia, il nazismo – l’ha ricordato Antonio Socci - a scatenare la guerra ai crocifissi. È significativo che oggi nessun politico né la Chiesa riescano a trovare le parole giuste per raccontarlo. Eppure basta prendere a prestito il lessico familiare di Natalia Ginzburg, ebrea e atea, che negli anni Ottanta scrisse: “Il crocifisso non genera nessuna discriminazione. Tace. È l’immagine della rivoluzione cristiana, che ha sparso per il mondo l’idea dell’uguaglianza fra gli uomini fino ad allora assente… Perché mai dovrebbero sentirsene offesi gli scolari ebrei? Cristo non era forse un ebreo e un perseguitato morto nel martirio come milioni di ebrei nei lager? Nessuno prima di lui aveva mai detto che gli uomini sono tutti uguali e fratelli. A me sembra un bene che i bambini, i ragazzi lo sappiano fin dai banchi di scuola”. Qui l'articolo completo: http://thepolloweb.blogspot.com/2009/11/ma-io-difendo-quella-croce-di-marco.html