la libertà

IL VECCHIO E IL CANE


vecchio e solopensai che un caneavrebbe colmatola mia esistenza vuota.Lo trovai randagio,sporco, affamato;gli feci una carezza,mi seguì senza timore.Ora è il mio cane,io sono il suo padrone.Gli parlo, lui mirisponde lambendomile mani."Fido, domaninon avremo da mangiare,la pensione è finita,avremo da aspettare".Arriva quel giorno benedetto,in fila,con gli altri pensionati,il libretto sgualcito dal tempostretto tra le mani,il mio turno aspetto.Fidoscodinzola contento.Lui sa che oggi mangeremo di piùe un poco meglio.E' già l'inverno.E' fredda la mia casasenza fuoco. Lui mi sta vicinoe mi riscalda.L'inizio della primaveraci trova uniti a ringraziareil sole, mentre dal cuoremi nasce una preghiera:"Grazie Signore,di aver creato il cane !"