Da sondaggio personalmente effettuato è emerso che in chat la gelosia è un sentimento più che diffuso che fa nascere amori, incomprensioni, discussioni, liti e rotture definitive di rapporti. Fatta la doverosa premessa è opportuno spiegare come si evolve un rapporto: i due, generalmente uomo e donna (senza escludere le altre possibili combinazioni lei x lei o lui x lui) si incontrano, c’è feeling e cominciano a trovarsi quotidianamente in chat; non mancano ad un appuntamento, rinviano gli impegni, fingono un malessere per non uscire di casa, mangiano davanti al computer, inventano di lavorare al pc con la pagina alternativa e dimostrativa sempre pronta per ogni imminente controllo da parte di terzi (incomodi oserei), quale rispettivo coniuge, fidanzato, genitore o chiunque altro non sia abituato a farsi i caz… propri. Al sopraggiungere dell’orario stabilito, di norma, si ritarda di circa 10 minuti, fino a quando le mani non cominciano a fremere ed incontrollatamente a dirigersi verso la tastiera, ciò per dimostrare al partner che lui non è l’unico al centro dei nostri pensieri, con lui c’è anche beautiful e cento vetrine. In chat si parla e si scherza con tutti, e fino a questa fase è tutto tollerato; è pur vero che, consapevoli che lui, il tipo, l’ispettore, il detective, il segugio, non solo ci osserva, ma controlla ogni ben chè minima mossa, le virgole, le icone, la punteggiatura, pur facendo finta di essere distratto, ma noi lo sappiamo, e per questo, se dobbiamo rispondere a qualche altro interlocutore ricorriamo ai benedetti (grazie chi li ha inventati) PVT, e ovviamente lì ci si sbizzarrisce.
LA GELOSIA
Da sondaggio personalmente effettuato è emerso che in chat la gelosia è un sentimento più che diffuso che fa nascere amori, incomprensioni, discussioni, liti e rotture definitive di rapporti. Fatta la doverosa premessa è opportuno spiegare come si evolve un rapporto: i due, generalmente uomo e donna (senza escludere le altre possibili combinazioni lei x lei o lui x lui) si incontrano, c’è feeling e cominciano a trovarsi quotidianamente in chat; non mancano ad un appuntamento, rinviano gli impegni, fingono un malessere per non uscire di casa, mangiano davanti al computer, inventano di lavorare al pc con la pagina alternativa e dimostrativa sempre pronta per ogni imminente controllo da parte di terzi (incomodi oserei), quale rispettivo coniuge, fidanzato, genitore o chiunque altro non sia abituato a farsi i caz… propri. Al sopraggiungere dell’orario stabilito, di norma, si ritarda di circa 10 minuti, fino a quando le mani non cominciano a fremere ed incontrollatamente a dirigersi verso la tastiera, ciò per dimostrare al partner che lui non è l’unico al centro dei nostri pensieri, con lui c’è anche beautiful e cento vetrine. In chat si parla e si scherza con tutti, e fino a questa fase è tutto tollerato; è pur vero che, consapevoli che lui, il tipo, l’ispettore, il detective, il segugio, non solo ci osserva, ma controlla ogni ben chè minima mossa, le virgole, le icone, la punteggiatura, pur facendo finta di essere distratto, ma noi lo sappiamo, e per questo, se dobbiamo rispondere a qualche altro interlocutore ricorriamo ai benedetti (grazie chi li ha inventati) PVT, e ovviamente lì ci si sbizzarrisce.