guarire

Jingle bells


Amo il Natale, mi piacciono le luci, i biscotti con la cannella e i canditi, i pacchetti fatti bene, i bambini felici, le buste ricche di mia nonna, il proseccco a fiumi, il pesce cucinato bene, i giochi di carte con gli amici, le canzoni che augurano felicità, la sensazione che il dolore se ne vada via, l'aria frizzante degli auguri a chi non conosci, l'aria bollente d'abbracci degli auguri a chi conosci bene, i regali fatti con le proprie mani, i forni caldi, i vestiti stirati, mia madre con i capelli in ordine, il salmone,  i riscaldamenti accesi, mia nonna con il rossetto rosso, rimanere a letto fino a tardi, i discorsi importanti rinviati, l'espressione di chi scarta un mio regalo, quel brivido tra il nastrino tirato via con cura e la foga della carta presa e strappata, i negozi finalmente chiusi, le sigarette fumate con mio zio sul ballatoio, lo sguardo affettuoso dell'altro zio, quello che non fuma e parla poco, stare insieme, sorridere, cantare "Io vagabondo" tutti insieme prima di sederci a mangiare la sera della Vigilia, la mia famiglia strampalata, la mia famiglia strampalata che non avrei mai creduto capace di così tanti natali felici, così da tanto tempo insieme, così unita che miete invidia, nonostante le sedie vuote aumentino e quest'anno sono tre, cantiamola insieme: per dio, mi mancate fino al cielo.