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« allenamento merc 23/4/09BASTA CON LE PAROLE E OR... »

Alla fine Tutti i nodi vengono al pettine anche quando i denti sono larghi

Post n°45 pubblicato il 28 Aprile 2009 da flirt67
 

Intendiamoci, nulla è compromesso, ma smaltire un 4 a 0 quasi del tutto meritato deve per forza farci meditare.

1- Brugine squadra giovane e che corre? Potrebbe essere, ma più o meno l'età media è uguale, che siano semplicemente più allenati? O forse fanno correre la palla? O magari non corrono a vanvera? mah

 

2 - preparazione: negli ultimi 3 mesi abbiamo fatto 2 allenamenti con un n° accettabile di partecipanti (almeno 12 per intenderci ( rosa iniziale di 21)), per il resto dagli 8 ai 10... ditemi voi come si fa anche solo ad accennare qualche ripetuta, qualche esercizio di tecnica, qualche sputo di schema elementare... (ricordo a tutti l'unico giorno di tripudio calcistico per presenze è stato il giorno della partita di calciotto (complice la mangiata di cavallo post partita credo).....

3- allenamento: 8 volte su 10 alle 21 si comincia, alle 22.10 si smette, qualcuno arriva dopo le 21...

4- max tonello, zio bello, provare un ginocchio non vuol dire andare a camminare sull'argine, se lo avessi provato sul serio ti saresti accorto che c'era qualcosa che non andava, Vittorio avrebbe portato il ragazzino e noi non saremmo rimasti senza la punta che fa movimento dopo 5 minuti di partita...

5- il gioco: il gioco????

porca Eva il gioco del calcio dovrebbe essere semplice, anzi sono sicuro: è semplice. E come la spieghiamo allora tutta la nostra difficoltà??

Proviamo a capire insieme:

  • se gioco controvento dovrei sapere che i lanci lunghi non vanno tanto bene

  • se sulla rimessa del mio portiere, con vento contro, non mi metto nella mia metà campo ad aspettare la palla probabilmente la prendono i miei avversari

  • se aspetto la palla da fermo e non vado incontro al compagno per dettare il passaggio( magari con le braccia belle aperte per evitare eventuali anticipi), probabilmente il mio avversario mi anticiperà.

  • Se ho i piedi come mattoni forati, la prima cosa che faccio in possesso di palla è cercare il compagno vicino che di sicuro li ha meglio dei miei. Faccio un passaggio corto e sono in pace con la mia coscienza.

  • Se però di compagni vicini non ne ho, o è perché la partita è finita e non me ne sono accorto, oppure i miei compagni non vengono incontro in aiuto a dettare il passaggio per evitare che io la lanci lunga a compagni che comunque non partiranno mai prima di vedere arrivare la palla e che di conseguenza verranno sempre e comunque anticipati...

  • se non riusciamo a costruire gioco, vuol dire che probabilmente siamo una squadra che gioca meglio di rimessa, che andrebbe anche bene se non fosse che giocare di rimessa esige delle piccole accortezze tattiche:

  1. se devo andare in attacco per non tornare di corsa nella mia metà campo in caso di perdita palla, è molto meglio aspettare l'avversario per rubare palla, lanciare ad una delle punte che abilmente sta venendo incontro e che invece di girarsi per affrontare da solo i 4 difensori in linea schierati, la stoppa, la copre e aspetta che la squadra salga compatta.

  2. Se non faccio pressing sul portatore non riuscirò mai a costringere un passaggio forzato con eventuale recupero di palla e contrattacco di rimessa.

  3. Per fare pressing anche velato ma fastidioso non serve rimanere in 2 punte e 1 centrocampista oltre la linea della palla, in questo modo si corre solo a vuoto.

  4. Giocare di rimessa suppone il concetto di cogliere la difesa avversaria impreparata, se gioco tutta la partita nel mio bel quadratino verde, probabilmente non metterò in difficoltà nessuno, nel momento in cui non arrivano palloni puliti, comincerò a muovermi in direzione della palla dettando il passaggio e portando fuori la difesa avversaria e creando spazi e buchi dove altri compagni potranno entrare.

  • Sulla rimessa laterale uno va incontro alla palla e uno detta il passaggio lungo, andare tutti e 2 verso la palla provoca di solito un ingorgo.

  • Se ricevo palla spalle alla porta e ho un compagno che invece è posizionato meglio, conviene passagli la palla e dettare il passaggio in maniera da chiudere il triangolo e trovarmi anch'io dritto verso la porta, oppure dare la possibilità al compagno di cambiare gioco guardando dove lancia.

  • La palla corre di più delle persone, più la tengo, più il gioco rallenta, più i miei avversari hanno tempo di leggere la situazione tattica per impedirmi di coglierli di sorpresa, senza contare che più la tengo più sono a rischio fallo o a rischio contropiede in caso di perdita possesso.

  • Quando tiro in porta su punizione, su campo bagnato e controvento cercherò di optare per una soluzione violenta e bassa, possibilmente che rimbalzi prima di arrivare in porta.

  • Quando i colpitori di testa salgono in area per il corner, cercherò di evitare di metterla bassa sul primo palo, soprattutto se sul primo palo non ci va nessuno.



Beh dai alla fine non è poi così semplice.... ci potremmo almeno provare però... dai lo proviamo in allenamento, magari un 4 contro 4  lo riusciamo a fare....

a presto, Norberto (no me piase perdere, ve sì'ncorti?)

 

 
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