Il Club dei Lettori

De causarum actore, di Paolo Federici


 
VALUTAZIONE MEDIA ATTUALE: 8RECENSIONI PERVENUTE:1) Barbara Risoli - VOTO: 8 - S_L_A: Molto soddisfatto - Recensione:GIUSTIZIA, CHI ERA COSTEI?Voto pieno. Tutto vero, tragicamente vero, anche se lo stile inconfondibile di Federici riesce a gettare un velo di ironia sulle vicende giudiziarie da lui stesso dichiaratamente vissute. Sono un po’ di parte, nel senso che le stesse avventure le ho vissute indirettamente come figlia di un imprenditore e poi direttamente, come amazzone illusa dell’esistenza della Legge. Di avvocati ridicoli ne ho conosciuti parecchi, ma è giusto anche precisare che uno serio ho avuto modo di incontrarlo, uno che in tutta onestà mi ha dissuaso dal continuare una battaglia limitando così i danni. Ce ne fossero! Ma la storia travagliata di Federici è davvero paradossale, anche se davvero reale. Conosco i termini, le procedure, le inezie giudiziarie cui attenersi, la contumacia fittizia, il fallimento alle calende greche, l’impossibilità di cancellare un reato a distanza di anni (conosco un caso di fallimento che è venuto a battere la porta dopo trentacinque anni, bloccando alcune richieste ad un uomo che superava la cinquantina, affermato e ricco). La mia ammirazione per Federici si moltiplica con questo piccolo libro, il suo coraggio e la sua determinazione a non tacere fanno scuola. E’ differente da me che tendo a tacere del tutto sfiduciata, lui grida la verità e rischia, l’azzardo salta sempre fuori nei suoi scritti. Tanto di cappello anche per l’ottimismo che continua a manifestare nonostante una vita difficile e colma di ingiustizie, io non ce la faccio ad essere così, la sventura sa abbattermi. L’unica nota dolente (e poi e poi) è che stavolta non è riuscito a convincermi di nulla: non credevo nella giustizia e continuo a non farlo, ne umana né divina. Ma non importa, va bene così, resta sempre un piacere leggere Paolo Federici. COMMENTI PERVENUTI