Il Club dei Lettori

Il valore della terra


  
VALUTAZIONE MEDIA ATTUALE: 8,59RECENSIONI PERVENUTE:1) Marco Sozzi - VOTO: 8,25 - S_L_A: Molto soddisfatto - Recensione:Finalmente un libro coraggioso e diverso: l'idea di calare un'ambientazione fantastica nella realta' contadina, cosi' simile a quella reale e molto concreta, lungi dall'essere una perdita per l'universo immaginario, risulta invece il modo per renderlo ancora piu' reale agli occhi del lettore.Attraverso il breve spaccato di vita di un gruppo di famiglie di agricoltori, alle prese con un difficile cambiamento di vita sulla frontiera, viene presentato un mondo fantastico che ha molto in comune con il nostro passato non troppo antico. I tradizionali popoli fantastici come nani ed elfi, pur senza perdere le proprie caratterizzazioni che ormai sono parte immutabile del fantasy, hanno anch’essi caratteristiche che ne evidenziano la concretezza quotidiana e l’attenzione ai problemi generali della comunita’, offrendoci un’immagine di se’ che non e’ incentrata come al solito sugli avvenimenti terribili ed unici di ogni romanzo fantasy, ma piuttosto sulla normale esistenza del popolo e le sue peculiarita’.La conclusione ci offre uno spiraglio su quel fantastico dei nostri antenati, che e’ il materiale alla base delle leggende e che con il tempo viene ad accrescersi per costituire poi in mani sapienti l’ossatura di saghe e racconti che si tramandano intorno al fuoco.Unica pecca: la brevita’ del racconto, che non consente di sviluppare appieno tutti gli spunti presenti.2) Barbara Risoli - VOTO: 8 - S_L_A: Molto soddisfatto - Recensione:UN FANTASY ECONOMICO-STATISTICO. Punto di partenza interessante quello di questo fantasy economico-ecologista. La mia prima convinzione all'inizio della lettura è stata quella che l'autore avesse profonde conoscenze statistico-economiche e l'ultima pagina me lo ha confermato. Davvero insolito (e quindi degno di nota) condensare una realtà  abbastanza frequente con la mera fantasia, intrecciando gli archetipi del fantasy senza tuttavia né esasperarli né osannarli. Il mondo in cui si muovono i protagonisti è quello rurale con tutte le difficoltà  che esso comporta persino ai giorni nostri. L'organizzazione, la speranza, gli intralci ed il coraggio vengono descritti con dovizia di particolari; i personaggi, pur nella brevità  dell'opera, sono simpaticamente caratterizzati con le loro manie ed il loro modo d'essere. Buona anche l'esposizione lieve della superstizione. Pur non essendo il protagonista dichiarato, il nano Vidharr ' senza dubbio il più visualizzabile che mi fa pensare all'autoidentificazione da parte dell'autore. Sottolineo il buon uso della lingua, scorrevole e corretta (a parte qualche imperfezione irrilevante). Ecco un altro scrittore che conosce l'italiano e lo sa gestire in maniera mirevole. Aleggia palesemente il rispetto per la Natura, nonché il timore che la stessa incute nei travagli "umani".Unico neo (ma si tratta di una mia fissa), forse le descrizioni dei luoghi sono un po' troppo dettagliate e rallentano il ritmo della lettura.Consigliato a chi ama il fantasy classico, qui troverà  le figure più amate poste però in un contesto narrativo differente e interessante.COMMENTI PERVENUTI1) Sara Gianotti - VOTO: 9,5 - S_L_A: Soddisfatto - Commento:Anche se il fantasy non è il mio genere preferito il libro si legge con molta scorrevolezza ed il finale è molto poetico