pensieri parole

BERGHEM MOLA MIA


Le foto che girano in rete non rendono l'idea dello sgomento, dello stato surreale in cui siamo immersi.Qui ci sono decine e decine di persone morte che vengono portate via con mezzi dell'esercito, senza una Messa funebre, senza il conforto dei parenti, magari senza nemmeno una carezza nel momento del trapasso.È un mesto corteo silenzioso che sfila su Borgo Palazzo, dove magari, qualche ora prima, c'era chi faceva un'insostituibile corsetta o si lamentava per non poter fare il rito dello spritz.Nello stesso momento c'era chi cantava dai balconi sparsi per la penisola e chi si aggrega per fare il lenzuolo più bello e grande del condominio coinvolgendo amici e parenti.Non va tutto bene, anzi.Venerdì ero in coda alla Conad di Dalmine per prendere un panino in pausa pranzo perché io non sono tra gli "sfortunati annoiati" che dopo essersi svegliati alle 10 non sanno come impiegare il tempo, e, l'unico neurone, consiglia loro di fare l'esatto contrario di ciò che i medici predicano da settimane (fortunatamente non tutti).Coda silente, sguardi guardinghi e preoccupati da dietro le mascherine come se fossimo in un campo minato, come se fossimo accerchiati dalle milizie dell`Isis.Accesso a piccoli gruppi ben distanziati tra loro e nel frattempo le ambulanze che passano in lontananza col loro carico di sofferenza.Non ne usciremo tanto presto e la colpa è di coloro che si "stressano" a stare a casa.Poveri..... Noi.