Creato da Z76cavalli1cavaliere il 27/11/2011 |
« Magno Magnum | Messaggio #107 » |
Post n°106 pubblicato il 24 Febbraio 2018 da Z76cavalli1cavaliere
Una canzone cosa deve avere per definirsi tale? Regalare un’emozione ,farci cantare , farci pensare e sognare , farci innamorare , farci divertire , farci invadere dalla musica che si sposa alla perfezione con le parole . Una volta ,i cantanti ,dovevano sudarsi il contratto , girando per decine di case discografiche finchè non trovavano l’appoggio di questo o quell’altro produttore che scommetteva sulle doti canore del suo protetto. Poi arrivarono i progetti studiati a tavolino come le boyband , stile Backstreet Boys o Spice Girl ed il relativo successo non tardò ad arrivare. In tutti i casi , gli ingredienti per ottenere il cocktail perfetto erano la bella presenza , la dotazione canora almeno sufficiente e una musica altrettanto orecchiabile per poter confezionare un prodotto di successo. Negli anni 60 c’erano i Beatles e gli Stones e , per entrambi , il successo era figlio di una miscela dosata sapientemente di presenza scenica , di testi e musica , perché c’era chi sapeva suonare e non si affidava ai campionatori. Gli adolescenti impazzivano per loro , che incarnavano perfettamente il senso di essere “artisti”. Negli anni 70 c’erano gli Abba ed i Queen e , ancora per entrambi , il successo era generato di una miscela perfetta tra presenza scenica , di testi indovinati e di musicisti tipo Brian May e anche qui , gli adolescenti dell’epoca impazzivano per veri “artisti” a tutto tondo. Negli anni 80 c’erano George Michael e Michael Jackson ,solo per citarne uno europeo ed uno americano e pure loro ci sapevano fare , unendo , ad innegabili doti canore e musicali , anche i movimenti che li hanno caratterizzati e resi unici ed indimenticabili per le generazioni di allora e quindi come non capire le orde di ragazzine urlanti ad ogni apparizione in tv o live? Pure l’Italia sfornava i propri cavalli di razza e mi ricordo certe spillette recanti le facce di Ramazzotti uscito vincitore da Sanremo o Luis Miguel o Vasco Rossi ed anche per loro vale il medesimo mix vincente : musiche che sfondano qualsiasi barriera di gusto , testi che si fanno apprezzare e presenza. Gli anni passano , compare Jovanotti con testi meno impegnati ma sempre con un mix che ti fa muovere il piedino sotto il tavolo e che non riesci a dimenticare , idem per i Gun’s Roses , gli Europe e via dicendo e sfido chiunque a non aver canticchiato una canzone di questi personaggi o non aver apprezzato la musica o semplicemente le movenze di Lorenzo col cappello girato o di Axel mentre canta. Le ragazzine sclerano e non possiamo dargli torto. Il target un pochino si abbassa in modo direttamente proporzionale e quindi arrivano i vari Fedez e Kolors che ,magari saranno carenti almeno di uno dei suddetti ingredienti ma che stilano il loro prodotto in modo ordinato e si ritagliano la loro visibilità e la loro fetta di autografi. Ciò che però non capisco è come si è scesi sempre più in basso , arrivando a rispolverare vecchi successi e farne delle cover perché non si hanno più idee , fino alla caduta libera , al punto del NON RITORNO , costituito da questo 25enne della periferia di Milano , coi capelli sporchi di vernice rossa , brutto come i debiti , che non sa cantare , si atteggia a rock star pur non avendo mai cantato un pezzo rock , parla su musichette che probabilmente sono partorite da una scheda audio di un Commodore64 e che dice di essere un mito tra gli adolescenti e , purtroppo , è vero. Ed è colpa nostra , che lasciamo i nostri figli a trastullarsi con internet , fertile terreno per questi debosciati senza arte né parte che , nei tempi con i quali ho esordito , non sarebbe stato degno di collegare il jack alla chitarra di Dodi Battaglia dei Pooh. Uno qualsiasi di coloro i quali suonano nelle piazze o nelle metropolitane col cappello davanti , ha certamente più capacità di questo rampollo degli anni 2000 e sfido chiunque a contraddirmi. Ed ora invece fa i video dove fuma bellamente degli spinelli enormi ed esibisce il fatto di essere ricco e di avercela fatta a “sfondare” , senza pensare che l’unica cosa di sfondato è il suo sedere , in quanto baciato letteralmente dalla fortuna di vivere in quest’epoca malsana e malata , dove tutte le negatività sono prese ad esempio e tutto gira al contrario. Io , il mio dovere lo sto facendo ; i miei figli di 8 e 5 anni conoscono Thriller , apprezzano Another brick in the Wall , cantano Ligabue ed i Kiss , i Litfiba e pure Gigi D’Agostino , passando dagli U2 e gli Stadio. Concludo con il mio appello a salvare la musica poiché questi personaggi , incapaci di fare qualsiasi cosa (egli stesso ha detto alle Iene di non saper cambiare una lampadina) , non debbano apostrofarsi a cantanti , perché se io fossi Adele o Massimo Ranieri o Bono Vox , mi vergognerei ad aver scritto CANTANTE alla voce professione , sui documenti. Ai programmatori delle scalette musicali radiofoniche : mettetevi una mano sulla coscienza e pensate al concorso di colpa nell’omicidio della musica. |
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