PARLIAMONE UN PO'

EVVIVA!...UN'ALTRA NOTIZIA POSITIVA ED INCORAGGIANTE


E' questione urgente, i giovani soggetti deboli della societàOristano, 2 mar. (Apcom) - "Fra dieci anni al massimo l'attuale equilibrio sui cui si regge il nostro sistema pensionistico è destinato a rompersi e questo è un problema che deve essere affrontato con urgenza dalla politica". A rinnovare l'allarme è il presidente della Camera, Gianfranco Fini, intervenendo al dibattito "Il futuro della libertà" svoltosi al teatro Garau di Oristano. "Oggi giovani e immigrati permettono il pagamento delle pensioni a coloro che sono usciti dal mondo del lavoro - ha spiegato Fini - Domani i giovani riceveranno meno, al momento in cui arriveranno all'età della pensione. La politica non si perda solo nelle questioni dell'immediato, come la par condicio, per fare un esempio, ma dia risposte a questo grande problema". "I giovani - ha detto ancora Fini - sono ormai entrati a pieno titolo fra i soggetti deboli e subiscono le conseguenze di un sistema di flessibilità sul lavoro che nel nostro paese è stato interpretato con eccesso rispetto ad altri paesi europei, dove a fronte dell'impossibilità di assumere a tempo indeterminato si sopperisce con stipendi più alti, cosa che non accade in Italia". Osservazioni:Solo i giovani sono i soggetti deboli? Le loro famiglie no? Le famiglie che se li accollano per anni e anni, che, se questi giovani hanno la sfortuna di avere un reddito che supera di poco i 2.880,00 euro/anno, non hanno neanche diritto alle detrazioni per figlio a carico? E che cosa vogliamo dire di tutti i "vecchi" come me nati dal dopoguerra fino al 1954 che hanno pagato contributi pesanti e salati per la propria pensione con ill sistema distributivo. che oggi si sentono dire queste cose. Per anni abbiamo pagato contributi per far erogare pensioni a categorie di persone che non hanno mai versato un soldo di contributi, ma che portavano voti. Sarebbe come dire che se verso 100,00 euro al mese sul mio conto ed a fine anno mi presento in banca per ritirare i miei 1.200,00 euro, mi sentissi rispondere dal direttore della banca:<< Mi spiace, ma i suoi soldi non ci sono perché gli abbiamo dati ad altri>>.- Non vi arrabbiereste con quel direttore? Siamo messi così purtroppo. Con uno stato che per gestire 10 ne spende 15. Per non parlare dei ricalcoli sulle pensioni superstiti.  Per queste pensioni sono stati pagati contributi interi, non ridotti, ma i signori ricalcolano la pensione se ti permetti di avere redditi, nel cui calcolo rientra  anche la pensione percepita, superiori a tre volte il trattamento minimo INPS. Regioni, provincie, comuni, tutti a mettere le mani sulla nostra pensione, alla fonte, lì ci possono mettere lemani tutti, con le varie addizionali e addizionale dell'addizionale: un salasso continuo. Non si fa altro che pagare, pagare, pagare ed in termini di servizi restituiti: il nulla.E' angosciante sentirsi dire queste cose e guardare avanti con l'incertezza e la paura del futuro. Anche i "vecchi" osano ed hanno il diritto di guardare avanti, non è solo prerogativa dei giovani. Giù le mani dalle pensioni!!!!