coMizia

IL "coccodrillo "piange"(FA FINTA) invece di combattere l'evasione!


Le lacrime sono solo "propaganda",come lo spot che ha inventato su "chi evade è un parassita!Tolga subito le mani dalle tasche,perchè siamo già i più tartassati d'Europa proprio per l'evasione che non viene combattuta! "L’Italia è fra i paesi più tartassati del mondo: con la manovra di rientro del debito porterà allo sforamento della soglia del 52%. Ma il governo in carica, che ciancia di mani e tasche degli italiani, oltre al danno di non aver mai smesso di rovistare nelle nostre saccocce, aggiunge la beffa di farci la lezioncina a mezzo stampa. Vogliamo ricordare l’allergia al fisco fisica, ideale, programmatica  del nostro premier, prima, durante e dopo la sua discesa in campo? O il facoltoso ministro delle Finanze in carica che si appoggia da un amico per dividere l’appartamento nascondendosi dietro cavilli burocratici? O dell’ex ministro della Difesa condannato per aver pagato estero su estero i giudici che corrompeva e che si difendeva dichiarandosi al massimo un evasore?E’ facile adesso rovesciare il senso dell’edificante messaggio: la lotta all’evasione fiscale è uno spot. Di cui il nostro è notoriamente un maestro. Di spot, non di evasione, evitiamo querele. Però, a proposito di spot efficaci, perché non ispirarsi all’America liberista che come strumento deterrente usa le manette, la galera vera. Lì, la dialettica stato-individuo non si ammanta di velleità pedagogiche o falsi moralismi. Tutta l’energia individuale può essere diretta senza falsi scrupoli al maggior arricchimento personale: chi sbaglia, però, paga. Da noi è il contrario. I nostri liberisti irrisolti dileggiavano, forse giustamente, il “tasse è bello” del ministro Padoa-Schioppa. Ora Tremonti e Berlusconi ne usurpano la memoria, perché si vede lontano un miglio che non ci credono. I modesti risultati raggiunti dall’Agenzia delle Entrate non possono nascondere l’iceberg dell’evasione, della nostra arretratezza in termini di equità e efficienza. Come conciliare uno spot del genere con i continui insulti di Umberto Bossi a Equitalia? O con l’appoggio a chi non paga le multe sul latte?Ora non dubitiamo dell’ottimo lavoro svolto dalla nota agenzia pubblicitaria Saatchi & Saatchi, con il contegno umiliato e colpevole del giovane attore protagonista, le innovative immagini tridimensionali e la forza espressiva della graphic novel. Ma produce lo stesso effetto del forte e avventuroso cowboy a cavallo e sigaretta in bocca stroncato dal tumore alla fine dello spot della Marlboro. “Dracula” Visco almeno era perfetto per il personaggio. E Silvio esattore fiscale che tiene il sermoncino? C’è qualcuno al quale le punture gliele fanno in faccia…I PARASSITI DEL GOVERNO VADANO A CASA E NOI SCENDIAMO IN PIAZZA PER GRIDARLO!