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I furbetti ..."ACQUARTIERATI"


Roma, 30 agosto - Appartamenti e attici a prezzi scontati, anzi superscontati, per politici ed ex politici, sindacalisti, giornalisti, magistrati. A vendere gli immobili sono stati enti pubblici e privati, e c?è da restare a bocca aperta a confrontare i tanti metri quadri di un immobile, e in una data zona di Roma, con i relativamente pochi soldi scuciti per acquistare le case. E' quanto riferisce il settimanale l'Espresso in edicola, con una mappa dettagliata. E dunque c'è la famiglia del ministro Clemente Mastella, che di appartamenti ne conta 5, cui si somma la sede Udeur; c'è la famiglia dell'ex presidente della Camera Pier Ferdinando Casini; c'è il candidato leader del futuro Partito Democratico Walter Veltroni; ci sono gli ex presidenti di Camera e Senato all'epoca del primo governo Prodi, cioè Luciano Violante e Nicola Mancino; c'è l'attuale presidente a Palazzo Madama, Franco Marini; l'ex capo dello Stato Francesco Cossiga. E ancora: sindacalisti come il segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni; il presidente della Consob, Lamberto Cardia; l'ex direttore generale delle Ferrovie Francesco Forlenza; il senatore dell'Udc Mario Baccini; il responsabile della Margherita in Sicilia, Salvatore Cardinale. E poi la senatrice dell'Ulivo Franca Chiaromonte; la parlamentare del Pdci Maura Cossutta; il deputato di An ed ex segretario di Fini, Francesco Proietti; l'ex sottosegretario alla Giustizia ed ex deputata di FI Marianna Li Calzi; il senatore Udc e già vicedirettore del Tg1 Francesco Pionati; il direttore del Foglio, Giuliano Ferrara. "Casa nostra" è il titolo che accompagna il servizio dove si parla di situazioni diverse che qualche volta si registrano nello stesso palazzo. Come nel caso dello stabile ex-Inpdai di via Velletri, zona piazza Fiume ma non molto distante da via Veneto. Al primo piano dello stabile la moglie di Veltroni ha comprato 190 mq, più posto auto e cantina, per 377mila euro, una cifra più o meno simile a quella (366mila euro) sborsata da Marianna Li Calzi per un attico da 190 mq più cantina. C'è però una differenza rappresentata dal fatto che la Li Calzi ha ottenuto il suo attico alla vigilia della svendita dopo una discussa procedura pubblica, mentre Veltroni "è nato nelle case dell'ente previdenziali dei dirigenti". L'Inpdai aveva infatti affittato fin dal 1956 un appartamento al padre, dirigente Rai. Poi nel 1994 i Veltroni restituirono all'ente i due alloggi dove vivevano Walter e la madre per averne in cambio uno più grande, appunto al primo piano di via Velletri, acquistato nel 2005 dalla moglie del sindaco, Flavia Prisco, ad un prezzo basso per effetto degli sconti collettivi concessi a tutti allo stesso modo. Quanto a Casini, il palazzo di via Clitunno (zona Trieste) dove fino al 1999 viveva in affitto con la prima moglie e le figlie è stato ceduto nel 2005 da Generali alla Clitunno Spa, società di un amico di famiglia degli allora coniugi Casini. Tra fine 2006 e inizio estate 2007 i cinque appartamenti che lo compongono sono venduti alla'ex suocera, all'ex moglie e alle due figlie del presidente dell'Udc. Totale 30 vani catastali per la cifra di 1,8 milioni di euro. Solo che non per tutti gli abitanti degli stabili ex Ina-Assitalia finiti da Generali ad altre società immobiliari quel passaggio di proprietà è stato un affare. Il settimanale sottolinea proprio le scelte di società quotate in Borsa come Generali e Pirelli: talvolta "si sono comportati come spietati alfieri del libero mercato" mentre "altre volte hanno fatto prezzi bassi per blocchi di appartamenti finiti poi a famiglie dai nomi noti come Mastella e Casini". E a proposito dell'attuale ministro della Giustizia e capo dell'Udeur, abita all'ottavo piano di un palazzo sul Lungotevere Flaminio. Stabile che passa da Ina-Assitalia a Initium, società di Pirelli e Generali e dove oggi - per la somma totale di 1,2 milioni di euro - ci sono 5 appartamenti intestati a moglie e figli di Mastella, ovvero 26 vani più balconi e terrazzo su tre lati, oltre a due verande e posto auto. Come pure spiccano i 201mila euro spesi da Bonanni, capo della Cisl, per l'acquisto dall'ex Inps di 8 vani al sesto piano, più cantina, di uno stabile di via Perugino, al Flaminio.Il commento di Fassino di fronte a tanto scandalo?Invece di pensare ad infangare i politici perchè non pensano ai privilegi della CASTA dei giornalisti?Eh,già hanno sbagliato  a rendere noto questo "furto"allo Stato,cioè a noi!