Mito dei pellerossa
Un giorno il coyote incontrò la Volpe il cui manto splendeva di mille pietruzze.“Dove hai trovato quelle belle cose luccicanti?” chiese incuriosito all’amica.“Su quella rupe” rispose la volpe , indicandogli una grande rupe che si stagliava nitida all’orizzonte. “Ma per ottenerle dovrai pagare qualcosa”.Il Coyote, che aveva fama di furbo, andò alla rupe, prese le luccicanti perline, ma in cambio non diede nulla. Così fece per tre o quattro volte.“Bada che la rupe ti piglierà in trappola” lo ammonì la volpe; ma il coyote non le dette ascolto.Avvenne che una volta la rupe stanca di essere derubata, imprigionò il ladruncolo.“Aiutami!” gridò rivolto alla volpe.“Mi spiace” fu la risposta. “Non posso aiutare un disonesto”.Con la forza della disperazione il coyote riuscì a liberarsi dalla stretta, ma la rupe si mise ad inseguirlo; correva velocissima valicava corsi d’acqua e foreste.Proprio mentre stava per essere raggiunte il coyote sentì una voce: “Salta sopra di me e non temere”.Si guardò intorno e vide un uccello.“Non dovrei aiutarti, ma la rupe correndo per inseguirti sta distruggendo tutti i raccolti”.Il coyote valtò sopra l’uccellino, ma la stessa cosa fece la rupe. Ma quest’ultimo gridò: “Bum!”.Immediatamente la rupe si frantumò in mille pezzi che si sparsero qua e là, formando quelle che oggi sono le Montagne Rocciose.