INDIANI D'AMERICA

IL DISCORSO DI ORSO IN PIEDI


Orso In Piedi (Luther Standing Bear) nacque nel periodo in cui la tradizione della Nazione Sioux viveva i suoi ultimi giorni ma fu cresciuto secondo l'antica maniera per farlo diventare un buon cacciatore, un valoroso guerriero e un membro attivo della società Sioux."La mia prima casa è stata un tipì e il mio primo ricordo è quello di aver giocato attorno al fuoco, sotto lo sguardo di mia madre. Da neonato venivo cullato in una culla appesa al tipì. Ero il primogenito di un capo indiano e ci si aspettava che diventassi coraggioso e impavido come mio padre, perciò fui chiamato Molte Uccisioni. I miei genitori mi chiamavano Ota K'te, il modo Sioux di dire Molte Uccisioni.Man mano che crescevo, mio padre mi insegnò le cose che un piccolo indiano doveva sapere. Quando fui grande abbastanza mi mise sopra a un pony e mi insegnò a cavalcare. Legò il mio pony al suo cavallo con una corda e cavalcai in quel modo fino a che imparai a condurlo da solo. Una volta in grado di cavalcare da solo, cominciai a fare brevi giri di caccia con lui, finchè venne il giorno in cui feci la mia prima vera battuta di caccia al bisonte.Fu un evento importante della mia vita. Quando tornai a casa raccontai a mia madre di aver ucciso un bisonte. Ella fu orgogliosa di me e questo mi rese felice.Mi fu insegnato ad alzarmi presto al mattino, prima dell'alba. I nostri genitori sapevano che era una cosa buona per noi alzarsi presto e per questo ci abituarono fin da piccoli. Non tutti i giovani Sioux erano però obbedienti in questo e alcuni facevano finta di non sentire la voce dei genitori che li svegliava. Quando per i genitori era necessario punire un figlio disobbediente, non veniva mai fatto in maniera brutale. Al massimo un genitore Sioux buttava dell'acqua fredda sul viso del giovane pigro. Non siamo mai stati picchiati o puniti severamente poiché i genitori Sioux non credono nell'utilità di picchiare i figli.Con questo metodo di educazione si creava un legame tra i genitori Sioux e i figli che faceva crescere con gli anni il rispetto per gli adulti. Poi, diventando uomini, accoglievamo di buon grado il momento in cui era ora di prendersi cura dei nostri genitori divenuti anziani. Per noi era un piacere, non certo un dovere.A quel tempo non avevamo condutture dell'acqua o gabinetti e nemmeno vasche da bagno. Ma i nostri tipì erano sempre situati vicino a ruscelli di acqua pura, così la prima cosa che facevamo al mattino era bere un sorso d'acqua, sciacquarci la bocca e il viso. Sapevamo che era una buona abitudine per la nostra salute ed è qualcosa che tutti dovrebbero fare appena alzati. L'uso di acqua pura e respirare solo aria pulita ci fece mantenere sempre sani. È cosa nota che i Sioux godevano di ottima salute e che si ammalavano raramente. La maggior parte di noi moriva di vecchiaia o per le ferite riportate in battaglia.Le piante e le erbe, oltre a essere un buon cibo, erano ottime medicine in caso di malattie e nel trattamento delle ferite.La Natura ha insegnato a noi molti più segreti che all'uomo bianco, forse perchè noi vivevamo molto più a contatto con lei e lei ne era contenta. Un'altra ragione è che gli Indiani hanno i sensi molto più sviluppati: la vista, l'udito e l'odorato sono molto più raffinati.La vita per un Indiano è armonia con la Natura e con le cose che lo circondano. Un Indiano cerca di essere in sintonia con la Natura, non di conquistare o governare. Venivamo ricompensati così tanto per questo che l'uomo bianco non può neanche immaginare. La vita era meravigliosa, poiché il più grande appagamento viene dal sentimento di amicizia e di sintonia con tutte le cose viventi che ci circondano. L'uomo bianco sembra guardare gli animali come nemici mentre noi li consideriamo amici e benefattori. Essi sono una sola cosa con il Grande Spirito, come lo siamo noi.Potevamo percepire pace e potere nella soffice erba verde sotto di noi o nel cielo blu. Ecco come concepivamo la nostra religione.Quando fui cresciuto abbastanza per andare in battaglia, non c'erano più guerre da combattere, così non ebbi l'opportunità di guadagnarmi un nome come aveva fatto mio padre. Ricordo che quando ero un ragazzino non vedevo l'ora di dimostrare a mio padre il mio coraggio. Ne ebbi l'opportunità all'età di undici anni. A quel tempo i Sioux avevano deposto le armi e vivevano in pace.Un giorno giunsero dei bianchi che vollero fissare un incontro con i nostri genitori. Noi bambini non sapevamo cosa stesse succedendo ma capii che si trattava di qualcosa di serio perché notai il volto pensieroso di mio padre.Egli poi mi chiese se un giorno mi sarebbe piaciuto andare via con i bianchi: volevano dei giovani, ragazzi e ragazze, da portare via in un luogo del quale non sapevo nulla. Acconsentii, anche se ero convinto che mi avrebbero ucciso. Non avevo mai sentito parlare di scuole. Che cosa potevano volere questi bianchi da un ragazzino dai capelli lunghi e vestito di stracci? Per me significava la morte ma avevo il coraggio nel sangue, così non esitai.Anni dopo, quando ritornai dalla mia gente per aiutarla con tutti i mezzi che avevo imparato vivendo con l'uomo bianco, gli anziani si riunirono e mi chiamarono Capo Orso In Piedi".