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Un blog creato da frank.dakota il 03/03/2009

INDIANI D'AMERICA

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BISONTE "TATANKA"

              Tatanka

Il Bisonte è considerato da molte tribù come simbolo dell'abbondanza: la relativa carne ha alimentato la gente, le pelli sono state usate per vestiti ed il covering, le ossa ed il tendine sono stati messi come attrezzi di sopravvivenza, zoccoli sono stati convertiti in colla. Secondo tradizione di Lakota, la donna del bisonte bianca ha dato loro la sacra pipa, l'abbondanza c'è stata finchè hanno pregato allo spirito grande e hanno potuto onorare in pace tutte le altre creazioni della natura.

La medicina del Bison simbolizza un onore, una riverenza o un amore speciale per tutte le cose che la terra offre lei a bambini. Inoltre sta sapendo che l'abbondanza è presente quando tutti i rapporti sono considerati come sacri e quando il ringraziamento è espresso ad ogni parte vivente della creazione.

Il Bison segnala un momento per ricollegare con il significato della vita ed il valore di pace, per elogiare i regali che già avete e per riconoscere la vostra via sacra in tutti i percorsi della vita.
 

 

L'AQUILA

Aquila
Le piume dell'aquila sono usate dappertutto come strumenti ceremonial e sono considerate come gli attrezzi healing più sacri. Sono un simbolo di alimentazione, healing e saggezza. L'aquila rappresenta un dichiarare della tolleranza che è raggiunta attraverso lavoro interno, capente e superante le prove di inizio che derivano dalla ripresa della nostra medicina personale.
La medicina dell'aquila è il potere dello spirito grande. È lo spirito di tenacia. È il regalo della visione libera con cui una può allineare vedere che le cose una vede. È la pazienza per aspettare il momento adatto. Deve vivere nell'equilibrio con cielo e terra.

L'aquila vi ricorda del vostro collegamento con lo spirito grande. Vi dice che l'universo stia dandovi l'occasione volare sopra i livelli worldly della vostra vita, o sopra l'ombra delle realtà passate. L'aquila li insegna osservare sopra per toccare il sole di prima generazione con il vostro cuore, per amare l'ombra tanto quanto la luce. L'aquila vi chiede di assegnarsi il permesso essere libera per raggiungere la gioia che il vostro cuore vuole.

 

IL CONIGLIO

             Coniglio
La medicina del coniglio include muoversi con il timore, vivendo dai suoi propri spiriti, ricevendo gli insegnamenti nascosti ed i messaggi intuitivi, rapidamente pensando, rinforzando l'intuizione ed il paradosso. Il coniglio inoltre rappresenta il humility, perché è calmo e molle ed auto-non asserente.
Il coniglio ci ricorda non essere impauriti. I pensieri spaventosi riproducono (come i conigli) e portano la cosa che stessa temiamo. La gente del coniglio è così impaurita della tragedia, della malattia e del disastro, che denominano quei timori stessi a loro per insegnare loro le lezioni.

Se vedete il coniglio o in qualunque tatto di senso attratto a lui, può dirvi di aspettare le forze dell'universo per cominciare muoversi ancora, per smettere di preoccuparsi e per eliminare i vostri timori. Indica sempre una necessità di rivalutare il processo che state subendo, per sbarazzarsi di tutte le sensibilità o barriere negative e per essere più sereni.

 

IL CERVO

Cervo
La miscela dei cervi molto bene con il loro ambiente ma è molto sensibile ad ogni suono o movimento. Vivono nei gruppi separati fino alla stagione accoppiamento.
La gente con la medicina dei cervi è descritta spesso come essendo rapida ed attenta. È intuitive, spesso sembrando avere percezioni sviluppate e persino extrasensory buone. A volte i loro pensieri sembrano correre avanti e sembrano non ascoltare.

La medicina del cervo include la gentilezza nella parola, nel pensiero e nel tocco, capacità di ascoltare, gratitudine ed apprezzamento per la bellezza di equilibrio, capire di che cosa è necessario per la sopravvivenza, alimentazione di ringraziamento e di dare, capacità di sacrificare per l'più alto buon, il collegamento agli spiriti del terreno boscoso, percorsi alternativi ad un obiettivo.

La gentilezza dei cervi è lo cuore-spazio dello spirito grande che ci comprende il suo amore per tutto. Il cervo ti insegna trovare la calma dello spirito che guarda tutte le ferite, per smettere di spingere per convincere altri per cambiarle ed amare ed accettare mentre sono. La sua medicina è fatta di amore e la pietà.

 

IL LUPO

               Lupo
I lupi lungamente sono stati considerare da noi Indiani come gli insegnanti o gli esploratori. I lupi sono ferocemente leali ai loro compagni ed hanno un senso forte della famiglia mentre effettuano il individualism. Nelle stelle, il lupo è rappresentato dal cane, Sirius, pensiero da molte tribù aborigene per essere la sede dei ancients.
I lupi sono probabilmente più compresi male degli animali selvaggi. I racconti di freddo-sanguinari abbondano, nonostante le loro caratteristiche amichevoli, sociali ed intelligenti. Sono vero spiriti liberi, anche se i loro clan sono altamente sono organizzati. Cercano sempre di evitare una lotta.

Tradizionalmente, qualcuno con la medicina del lupo ha un senso forte dell'auto e comunica bene attraverso i cambiamenti sottili nei movimenti di flessione e del corpo di voce. Trovano spesso le nuove soluzioni ai problemi mentre forniscono la stabilità ed il supporto che si associa normalmente con una struttura della famiglia.

La medicina del lupo include l'affronto della conclusione del suo ciclo con la dignità ed il coraggio, della morte e della rinascita, dell'insegnamento di spirito, del consiglio nei sogni e delle meditazioni, instinct collegato con i valori sociali e della famiglia di intelligenza, capacità di passare inosservati, fermezza, abilità nella protezione dell'autocontrollo e famiglia, forza e grande coraggio.
 

 

LEGGENDE INDIANE

La regina delle api  
C'era una volta una coppia che desiderava ardentemente un figlio ma non riusciva ad averne. Un giorno il marito andò in un campo a tagliare del bambù. All'improvviso udì una vocina che lo implorava di non fargli del male. Dove sei?, chiese l'uomo. In questa canna!, rispose la vocina. L'uomo aprì la canna di bambù e trovò un bambino piccolissimo, con il volto da ranocchio. Lo portò a casa e con la moglie si affezionarono subito al bambino, anche se non era molto bello. Lo chiamarono Bambù.
Passarono gli anni e Bambù crebbe. Diventò un bravissimo ragazzo che aiutava il padre nel lavoro. Un giorno, il giorno del suo diciottesimo compleanno, i genitori gli diedero un abito e una spada e lo mandarono al mercato a vendere il riso e a comprare delle stoffe. Bambù attraversò la foresta ed ad un tratto si accorse di essere seguito. Gli si parò di fronte un leone affamato. Bambù gli disse: Non ho niente da darti, oggi. Ripassa domani. Ma il leone gli rispose: Ma io so già cosa mangiare: tu! Allora Bambù gli disse: Vattene via, altrimenti ti infilzerò con la mia spada! Il leone, intimorito, scappò via.
Bambù era quasi uscito dalla foresta, quando incontrò un'ape che gli chiese di salvare la sua regina. La regina era una bellissima ragazza, piccolissima, con due ali argentate, che era rimasta impigliata in una ragnatela. Bambù la salvò, ed allora la regina gli regalò tre semi di melone. Questi semi ti aiuteranno a realizzare quello che vuoi. Basterà che tu lo desideri!
Bambù andò al mercato e concluse i suoi affari. Poi tornò verso casa ed attraversando la foresta rincontrò il leone, ancora più feroce ed affamato. Bambù desiderò di ucciderlo con la spada di suo padre, ed ecco che di colpo riuscì a farlo. Un seme di melone era svanito nel frattempo dalla sua tasca.
Bambù scoprì che i semi erano prodigiosi. Ascoltò il suo cuore e desiderò di essere un bel giovane e di rivedere la regina delle api. I due semi sparirono e Bambù diventò un bellissimo ragazzo: di fronte a lui giunse la regina delle api, che ingrandì fino a diventare una vera ragazza. I due tornarono a casa, si sposarono e vissero felici e contenti.

 

LEGGENDE INDIANE

La leggenda della Luna Piena

In una calda notte di luglio di tanto tempo fa un lupo, seduto sulla cima di un monte, ululava a più non posso.

In cielo splendeva una sottile falce di luna che ogni tanto giocava a nascondersi dietro soffici trine di nuvole, o danzava tra esse, armoniosa e lieve.

Gli ululati del lupo erano lunghi, ripetuti, disperati. In breve arrivarono fino all’argentea regina della notte che, alquanto infastidita da tutto quel baccano, gli chiese:

- Cos’hai da urlare tanto? Perché non la smetti almeno per un po’?-

- Ho perso uno dei miei figli, il lupacchiotto più piccolo della mia cucciolata. Sono disperato… aiutami! - rispose il lupo.

La luna, allora, cominciò lentamente a gonfiarsi. E si gonfio, si gonfiò, si gonfiò, fino a diventare una grossa, luminosissima palla.

- Guarda se riesci ora a ritrovare il tuo lupacchiotto - disse, dolcemente partecipe, al lupo in pena.

Il piccolo fu trovato, tremante di freddo e di paura, sull’orlo di un precipizio. Con un gran balzo il padre afferrò il figlio, lo strinse forte forte a sé e, felice ed emozionato, ma non senza aver mille e mille volte ringraziato la luna. Poi sparì tra il folto della vegetazione.

Per premiare la bontà della luna, le fate dei boschi le fecero un bellissimo regalo: ogni trenta giorni può ridiventare tonda, grossa, luminosa, e i cuccioli del mondo intero, alzando nella notte gli occhi al cielo, possono ammirarla in tutto il suo splendore.

I lupi lo sanno… E ululano festosi alla luna piena.

 

 

SAGGEZZA INDIANA

La sola cosa neccessaria per la tranquillità del mondo, è che ogni bambino possa crescere felice"  Un uomo Sacro ama il silenzio, ci si avvolge come in una coperta: un silenzio che parla, con una voce forte come il tuono, che gli insegna tante cose. Uno sciamano desidera essere in un luogo dove si senta solo il ronzio degli insetti. Se ne sta seduto, con il viso rivolto a ovest, e chiede aiuto. Parla con le piante, ed esse rispondono. Ascolta con attenzione le voci degli animali. Diventa uno di loro. Da ogni creatura affluisce qualcosa dentro di lui. Anche lui emana qualcosa: come e che cosa io non lo so, ma è così. Io l'ho vissuto. Uno sciamano deve appartenere alla terra: deve leggere la natura come un uomo bianco sa leggere un libro.
Cervo Zoppo
Sioux


 

SAGGEZZA INDIANA

Ci sono quattro strade che possono portarti dove vuoi andare.
La prima ti conduce dove ti manda il tuo primo pensiero.
Non è la strada giusta. Rifletti un poco.
Affronti allora la seconda.
Rifletti nuovamente ma non scegli ancora.
Finalmente, alla quarta riflessione tu sarai sulla strada giusta.
Così non rischierai più nulla.
Qualche volta, lascia passare una giornata prima di risolvere il tuo problema.
(Diablo)

Gli anziani meritano il massimo rispetto, perché ci hanno tramandato le tradizioni, la cultura e la Lingua. Essi ancora oggi, con la loro saggezza, ci aiutano a rendere migliore la nostra vita.
(Sinta Glesha)

"Quando siete giunti in questo continente avete trovato un popolo di pelle rossa. Era in armonia con tutti gli esseri viventi. Ma voi non avete visto la sua bellezza sul cammino della vostra civiltà', guardate ora la disperazione che gli ha dato l'avervi conosciuto. E in quella disperazione ammirate quella che ogni giorno date a voi stessi."

Nuvola Azzurra, Sioux Lakota.

 

 

 

ANIMALI TOTEM

Post n°620 pubblicato il 27 Gennaio 2011 da frank.dakota

Il lupo viene posto in relazione, nella tradizione indiana, con la stella Sirio nella costellazione del Leone, dalla quale, secondo la leggenda, provenivano i maestri dell'antichità.

Anche il lupo infatti viene considerato un maestro, che dopo un lungo girovagare fa ritorno al suo branco per riferire delle sue osservazioni e delle sue esperienze.

Vive strettamente all'interno della famiglia, ma senza rinunciare alla sua indipendenza.

Si sceglie una compagna alla quale resterà fedele per tutta la vita.

Ululando alla luna si ricongiunge alla forza di questa, alla sua energia spirituale e alla forza dell'inconscio, via d'accesso alla conoscenza.

Il lupo ci può dare l'energia per insegnare agli altri, per aiutarli a comprendere meglio la vita e a trovare la loro propria strada.

Usando la forza del lupo possiamo riuscire a riprendere contatto con il nostro maestro interiore.

 
 
 

ANIMALI TOTEM

Post n°619 pubblicato il 27 Gennaio 2011 da frank.dakota

La civetta è il simbolo della magia e della veggenza.

In diversi paesi viene anche chiamata aquila della notte .

Essa possiede una vista eccezionale anche durante il buio notturno, alla quale si aggiunge un ottimo udito.

Quando caccia, le sue prede non riescono ad avvertirne l'arrivo perché, grazie alle sue penne particolari, riesce a volare senza alcun rumore di battito d'ali.

Gli individui in possesso dell'energia della civetta sono in genere versati nelle arti magiche, o comunque nutrono uno spiccato interesse per l'occultismo.

Si sentono fortemente attratti verso la magia bianca o verso la meno raccomandabile magia nera.

E quasi impossibile tenere loro nascosto qualcosa, giacché sono in grado di percepire anche i pensieri più reconditi.

Non solo comprendono sempre senza fatica quale sia la verità, ma ritengono questa dote una cosa ovvia e naturale, la qual cosa li rende a volte poco ben accetti o addirittura temuti.

La civetta è l'uccello della saggezza, poiché è in grado di vedere e ascoltare cose che sfuggono agli altri animali. Può aiutare a riconoscere la verità e a interpretare le indicazioni del destino.

 
 
 

ANIMALI TOTEM

Post n°618 pubblicato il 27 Gennaio 2011 da frank.dakota

Il cavallo simboleggia contemporaneamente la forza terrena e il potere ultraterreno.

In tutto il mondo esso viene altamente apprezzato e quasi sempre messo in relazione con la forza magica degli sciamani.

Aiutandosi con la sua velocità, l'uomo poté attraversare grandi distanze in tempi relativamente brevi e anche il trasporto delle merci venne facilitato facendo uso del cavallo.

Per questo motivo fu il primo animale-totem della civiltà e perfino oggi il suo nome viene ancora usato per esprimere la potenza di un motore.

Cavalcare un cavallo è uno dei modi più belli per provare la sensazione della libertà.

L'insegnamento che ci dà il cavallo è che non si può ottenere il potere o la forza solo volendoli, ma che essi verranno automaticamente a chi si mostra rispettoso ed è pronto ad assumersi le proprie responsabilità.

Cosi come il cavallo porta sulla groppa il cavaliere, cosi questo porta sulla sua la responsabilità della propria situazione.

La forza simboleggiata dal cavallo è la saggezza, la capacità di ricordare i passi compiuti durante la vita e di capirne il significato.

Questo può valere anche riferendoci al significato di esperienze compiute in vite precedenti.

Il vero potere consiste di forza applicata con saggezza e le chiavi per raggiungere ciò sono l’amore, la compassione e la capacità di dividere con altri le proprie conoscenze e le proprie conquiste.

Ancora più importante è evitare di sbarrarsi da soli la strada con il proprio ego.

 
 
 

ANIMALI TOTEM

Post n°617 pubblicato il 27 Gennaio 2011 da frank.dakota

L'aquila è una impersonificazione della forza divina: essa vola alta nel cielo, più in alto di ogni altro essere vivente, avvicinandosi così al Grande Spirito.
Librarsi a queste altezze le consente di avere una visione d'insieme delle cose della vita.

L'insegnamento dell'aquila è di riconoscere il senso delle cose che accadono, il disegno che si esprime nelle vicende della vita, sia nei momenti di luce che in quelli d'ombra.

Ciò significa saper considerare sia gli eventi positivi che quelli negativi come esperienze che ubbidiscono a una volontà superiore e aiutano a sviluppare la nostra consapevolezza. La forza dell'aquila richiede quindi come condizione preliminare per essere conseguita la fiducia nella volontà divina: un uomo può arrivare a ottenerla solo attraverso dure prove e grande forza d'animo.

Fin dai tempi antichi gli sciamani hanno usato penne d'aquila per curare l'aura di persone malate.

Vincete le vostre paure, spingete lo sguardo oltre il vostro orizzonte, unitevi all'elemento aria e volate! Questo è l'invito e l'incitamento dell'aquila.

 
 
 

NAVAJO - CANTO DEL CAVALLO

Post n°615 pubblicato il 27 Gennaio 2011 da frank.dakota

GLI ANIMALI
Come gioioso è il suo nitrito!
guarda, il Cavallo Turchese di Johano-ai,
Come gioioso è il suo nitrito,
Là, sulla pelle preziosa
egli sta in piedi;
Come gioioso è il suo nitrito,

Là sui bei fiori freschi
egli si nutre;
Come gioioso è il suo nitrito,
Là, di sante acque mescolate
egli si disseta;
Come gioioso è il suo nitrito,

Là egli respinge la polvere
di grani scintillanti;
Come gioioso è il suo nitrito,
Là, nascosto nella nebbia di polline sacro, tutto nascosto;
Come gioioso è il suo nitrito,
Là crescono i suoi discendenti e prosperano sempre di più;

Come gioioso è il suo nitrito!

 
 
 

CHEYENNE - CANTI D'ORGOGLIO

Post n°614 pubblicato il 27 Gennaio 2011 da frank.dakota

FORZA ANTICA
La giubba di pelle che indosso
ha grandi poteri.
Essa mi protegge
da guerre e malattie.
Me l' ha data mio padre
con queste parole:
Indossa la mia forza, figlio mio,
sono io che te la dono!

 
 
 

APACHE - CANTI D'ORGOGLIO

Post n°613 pubblicato il 27 Gennaio 2011 da frank.dakota

APPARTENENZA
Ho i piedi coperti
di polvere straniera,
ma sopra di me
non è straniero il cielo,
e riconosco la lingua del vento.
Questa notte
il fumo del bivacco
parlerà di me alla mia gente.

 
 
 

NINNA NANNA

Post n°612 pubblicato il 17 Gennaio 2011 da frank.dakota


Le ninnananne del mio popolo sono state tramandatedi generazione in generazione ele cantiamo ancora oggi. Molte raccontano di animaliche si occupano affettuosamente dei loro piccoli,altre descrivono la terra d'origine del mio popolo equella in cui vivevamo. Attraverso queste canzonivogliamo insegnare ai nostri figlisoprattutto una cosa:profondo rispetto. Profondo rispetto e grande attenzione per tutto il creato. Solo quando avranno imparato a rispettare gli altri,potranno avere rispetto per se stessi. E solo così otterranno il rispetto degli altri. Per il mio popolo il rispetto di sé è una cosa importantee noi lo coltiviamo e lo sosteniamo. Una persona non può vivere senza avere rispetto per se stessa.

 

(Henry Vecchio Coyote) - Crow
 
 
 

POESIA INDIANA

Post n°610 pubblicato il 17 Gennaio 2011 da frank.dakota


ALL'ALBA, SEDUTA NELLA CASA PATERNA

Siedo tranquilla, nell'alba; una piccola casa alle dighe del Missouri. Un coyote muove furtivo verso il bosco, come me insonne, colpevole e guardingo. Gli uccelli commentano il suo passaggio. Giovani cavalieri Indiani sono qui per prendere il ronzino di mio padre, da usare come cavallo da soma al locale rodeo. Sto bene. Il sole si leva.

 
 
 

POESIA INDIANA

Post n°609 pubblicato il 17 Gennaio 2011 da frank.dakota


Non ti auguro un dono qualsiasi, Ti auguro soltanto quello che i piu' non hanno. Ti auguro tempo, per divertirti e per ridere; se lo impiegherai bene, potrai ricavarne qualcosa. Ti auguro tempo, per il tuo Fare e il tuo Pensare, non solo per te stesso, ma anche per donarlo agli altri. Ti auguro tempo, non per affrettarti e correre, ma tempo per essere contento. Ti auguro tempo, non soltanto per trascorrerlo, ti auguro tempo perche' tene resti: tempo per stupirti e tempo per fidarti e non soltanto per guardarlo sull'orologio. Ti auguro tempo per toccare le stelle e tempo per crescere, per maturare. Ti auguro tempo, per sperare nuovamente e per amare. Non ha piu' senso rimandare. Ti auguro tempo per trovare te stesso, per vivere ogni tuo giorno, ogni tua ora come un dono. Ti auguro tempo anche per perdonare. Ti auguro di avere tempo, tempo per la vita.
(Poesia indiana)

 
 
 

ARAPAHO

Post n°608 pubblicato il 17 Gennaio 2011 da frank.dakota

ARAPAHO
Gli Arapaho erano una popolazione delle praterie e quindi dei cacciatori nomadi. Con l´arrivo degli europei e la diffusione del cavallo queste loro abitudini si accentuarono. Conosciuti anche con il nome di Kananavich essi chiamavano se stessi Hinanaeina ed erano di lingua Algonchina. I loro territori si estendevano nei dintorni del fiume Missouri nel attuale stato del Wyoming. Gli Arapaho non erano fra le tribù più numerose, infatti il loro numero era di circa 3000 membri divisi in due rami, settentrionale e meridionale. Gli Arapaho erano in rapporti amichevoli con i Sioux ed i Cheyenne di cui furono alleati in alcune delle battaglie più famose del west (Little Big Horn). Durante queste battaglie si misero in luce numerosi capi quali Piccolo Corvo, Mano Sinistra ed Abito Giallo. Intorno al 1865 vennero confinati nelle riserve dopo avere firmato uno dei tanti trattati truffaldini con gli Americani.
 
 
 

LA DEVOZIONE QUOTIDIANA

Post n°607 pubblicato il 17 Gennaio 2011 da frank.dakota

La devozione quotidiana
è più necessaria del cibo d'ogni giorno.Un Indiano si alza presto,calza i suoi mocassini e va al fiume.Si bagna il viso con l'acqua fredda,quindi si tuffa completamente.Dopo il bagno, rimane erettodavanti allo spuntare dell'alba, il visoal sole che danza sopra l'orizzonte,ed offre la sua preghiera muta.La sua compagna può averlo precedutoo può seguirlo nella sua devozione,ma non l'accompagna mai.Ogni anima deve incontrarsi da solacon il sole del mattino,il grande silenzio !Davanti alla bellezza della natura,l'indiano si ferma in contemplazionee non vede il bisogno di distinguereun giorno tra i sette per farlo santo,poiché per lui tutti i giornisono di Dio.- OHIYESA, SANTEE

 
 
 

LA GRANDE ROCCIA

Post n°606 pubblicato il 17 Gennaio 2011 da frank.dakota

La grande roccia
Molto tempo fa nel mondo non esistevano storie, la vita era dura per gli uomini, specie quando il gelido fiato dell'inverno soffiava sulla terra livida, ammucchiando alta la neve sulle pareti della capanna comune, eretta al centro del villaggio. Un mattino un ragazzo andò a cacciare, era abile per quanto giovane e quel giorno nel suo carniere raccolse diverse pernici. Mentre tornava verso casa camminando svelto nella neve sentì improvvisamente un'insolita e grande stanchezza che lo costrinse a sedersi nei pressi di una grande roccia che aveva, curiosamente, la foggia di una testa umana. Ti racconterò una storia, disse una voce squarciando con uno schiocco secco il cupo silenzio di ghiaccio. Il ragazzo trasalì, balzando in piedi allarmato. Ma per quanto rivolgesse il suo sguardo tutt'intorno non riuscì a scorgere alcun'anima viva. Calma il tuo cuore, riprese la voce sconosciuta con un suono simile allo scroscio della pioggia di primavera. Sono la Grande Roccia e ti racconterò una storia. Fu allora che il ragazzo si accorse che a parlare era la grande pietra alla quale si era appoggiato per riposare. Avanti, allora, replicò spavaldo, palesando un coraggio che non era sicuro di dominare. Prima devi darmi qualcosa, rispose la Grande Roccia. E allora il giovane cacciatore estrasse dal suo carniere una delle pernici e la pose con cura sulla pietra. La Grande Roccia cominciò a parlare, dipanando davanti al ragazzo tutti gli straordinari avvenimenti che avevano portato alla creazione della Terra. Fu una storia lunga, complessa e splendida. Quando il racconto s'interruppe, il ragazzo si alzò in piedi. Il suo cuore era tanto caldo che non avvertiva il morso crudele del gelo e della neve. Grazie Nonno, gli disse. Corro subito a casa per fare conoscere questa magnifica storia a tutta la mia famiglia. Tornerò domani. Il ragazzo Navajo si affrettò verso il villaggio. Entrato nella capanna annunciò a gran voce che gli era capitato qualcosa di straordinario. Tutti si radunarono intorno al fuoco e il giovane allora ripeté esattamente il lungo racconto della Grande Roccia. Le parole del ragazzo scacciarono il gelo dell'inverno, ravvivando le fiamme del focolare e riscaldando le anime dei suoi ascoltatori. Quella notte tutti dormirono in pace e molte visioni visitarono gli uomini e le donne del villaggio. Il giorno seguente, il ragazzo si recò nuovamente dalla Grande Roccia, offrendogli una pernice che aveva cacciato durante il cammino. Siediti, ti racconterò una storia, disse la pietra. Il ragazzo si sedette ad ascoltare. Andò avanti così per giorni e giorni, nel corso di tutto il lungo tragitto invernale, quando il gelo cerca di mordere il cuore degli uomini. Grande Roccia gli raccontò dei tempi antichi, quando il cielo e la terra erano nuovi e il sole e la luna dei giovani amanti. Tutti racconti splendidi e straordinari, il ragazzo ascoltava con attenzione e ripeteva tutto davanti al suo popolo, radunato di notte davanti al fuoco della grande capanna. Poi, un mattino in cui già albeggiava la primavera, la Grande Roccia non parlò. Nemmeno quando il ragazzo ebbe deposto la sua offerta. Nonno, ti prego, disse il giovane cacciatore, raccontami una storia. Allora Grande Roccia parlò per l'ultima volta. Ti ho raccontato tutte le mie storie. Ora dovranno essere custodite dal tuo popolo. Le racconterete ai vostri figli e altre se ne aggiungeranno ad esse con il passare degli anni. Dove esistono delle storie, altre verranno. Ho parlato. Torna dai tuoi e vivi nella pace. Fu così che le storie entrarono nel mondo degli Indiani delle grandi pianure e delle foreste e sono raccontate ancora oggi davanti al fuoco durante la lunga notte invernale, per riscaldare il cuore degli uomini. E ogni volta che il narratore termina la sua storia, tutto il popolo lo ringrazia. Come fece la prima volta il giovane uomo con la Grande Roccia.

 
 
 

BISONTE CHE CAMMINA

Post n°605 pubblicato il 17 Gennaio 2011 da frank.dakota


Oh Grande Spirito, la cui voce ascolto nel vento, il cui respiro dà vita a tutte le cose. Ascoltami; io ho bisogno della tua forza e della tua saggezza, lasciami camminare nella bellezza, e fa che i miei occhi sempre guardino il rosso e purpureo tramonto. Fa che le mie mani rispettino la natura in ogni sua forma e che le mie orecchie rapidamente ascoltino la tua voce. Fa che sia saggio e che possa capire le cose che hai pensato per il mio popolo. Aiutami a rimanere calmo e forte di fronte a tutti quelli che verranno contro di me. Lasciami imparare le lezioni che hai nascosto in ogni foglia ed in ogni roccia. Aiutami a trovare azioni e pensieri puri per poter aiutare gli altri. Aiutami a trovare la compassione senza la opprimente contemplazione di me stesso. Io cerco la forza, non per essere più grande del mio fratello, ma per combattere il mio più grande nemico: Me stesso. Fammi sempre essere pronto a venire da te con mani pulite e sguardo alto. Così quando la vita appassisce, come appassisce il tramonto, il mio spirito possa venire a te senza vergogna". Preghiera per il Grande Spirito Tatanka Mani


(Bisonte che Cammina) (1871 - 1967)


 
 
 

NATIVI D'AMERICA

Post n°604 pubblicato il 17 Gennaio 2011 da frank.dakota




GLI INDIANI
Fieri e coraggiosi,in sella ai vostri cavalli maestosi,correte sulle praterie, difendendovi da soprusi e birbanterie,del coraggio e liberta' portatealta la bandiera,lealta' e onore son per voi una cosa seria.Non volete sottostare, a un padrone che come un bieco ladrone,rapinato vi ha delle cose a voi piu' care,dandovi in cambiocome sorte, fame, malattia e morte.







TATANGA MANI ASSINIBOINE (STONEY)
Nascere uomo su questa terra è un incarico sacro. Abbiamo una responsabilità sacra, dovuta a questo dono eccezionale che ci è stato fatto, ben al di sopra del dono meraviglioso che è la vita delle piante,
dei pesci, dei boschi, degli uccelli e di tutte le creature che vivono sulla terra. Noi siamo in grado di prenderci cura di loro.

 

 
 
 

CODA GIALLA-CROW

Post n°603 pubblicato il 17 Gennaio 2011 da frank.dakota

Tutti gli Indiani sanno che anche l'animale più piccolo ha una grande importanza e può insegnarci molto, esattamente come sono importanti tutte le piccole nozioni che impariamo giorno dopo giorno. Del resto, qualsiasi giornata e ogni attimo della nostra vita sono pieni di cose piccole. Per questo motivo non dobbiamo concentrare la nostra mente sui grandi possibili avvenimenti del futuro, ma dobbiamo agire per svolgere meglio che possiamo i nostri doveri quotidiani. Solo in questo modo dimostreremo rispetto nei confronti del Grande Spirito e di tutto ciò che Lui ha creato.
(Coda Gialla) - Crow

 
 
 

CODA GIALLA-CROW

Post n°602 pubblicato il 17 Gennaio 2011 da frank.dakota

Quando stiamo nella Capanna del Sudore, la porta chiusa, tutto è buio, si vede solo il bagliore rosso delle pietre incandescenti. L'aria è impregnata dell'odore dell'incenso. E' come se fossimo dentro un altro mondo, al di là della nostra dimensione fisica. Quando l'acqua viene versata sulle pietre, il calore non ci purifica solo esteriormente, ma arriva anche nel profondo del nostro cuore. E sappiamo che è necessario sopportare il calore opprimente, se desideriamo essere purificati. In questo modo, alla fine del rito, possiamo uscire dalla capanna come uomini nuovi, che hanno visto la luce della saggezza, attraverso la propria eredità spirituale. Tutto ciò ci aiuterà ad andare incontro alla vita con una nuova consapevolezza del nostro stare sulla terra e dei doveri quotidiani che dobbiamo affrontare, grazie all'eredità spirituale che ci è stata tramandata.
(Coda Gialla) - Crow

 
 
 

LA PIOGGIA

Post n°601 pubblicato il 17 Gennaio 2011 da frank.dakota

La Pioggia
Poi i maestri della pioggia manderanno il loro alito vaporoso e da lontano giungeranno fino a noi grandi nuvole gonfie d'acqua che coccoleranno il mais: scenderanno e lo abbracceranno con la loro acqua fresca con la loro pioggia viva. E là dove finisce il loro sentiero la pioggia sarà come un torrente: trascinerà sabbia e fango, laverà le valli delle montagne, trasporterà i tronchi fino alla pianura. Scorrerà acqua da tutte le montagne. I solchi di nostra madre, la terra, saranno colmi d'acqua. La mia preghiera è che accada così. Preghiera degli Zuni Amico, guardami! Sono qui a supplicarti per la tua veste. Sono qui per te: per il tuo legno, i tuoi rami, la tua corteccia, le tue radici. Sono qui perché tu abbia pietà di noi. Tu ci dai generosamente la tua veste e io sono qui a implorarti per questo, tu che dai lunga vita. Per te io farò un cesto con le tue radici. Ti imploro, amico: non provare collera per quello che farò. E dillo ai tuoi fratelli perché sono qui. Amico, proteggimi! Amico, allontana la malattia da me e la morte in guerra.
( Preghiera a un giovane cedro ) - Kwakiut

 
 
 

PREGHIERA_CHEYENNE

Post n°600 pubblicato il 17 Gennaio 2011 da frank.dakota

Ho nugoli di frecce per il mio arco,braccia forti per la mia ascia,occhio veloce,un cuore duro e liscio come un ciottolo di fiume. Eppure basterà, al falco della morte, posare il suo sguardo su di me, semplicemente.La morte è fatta così.
Concedimi, o Grande Spirito, di impararela lezione che hai nascosto in ogni foglia in ogni sasso. Io voglio essere forte, non per dominare il mio fratello, bensì per combattere il mio più grande nemico: me stesso. Fai in modo che io possa essere sempre pronto a venire da Te con le mani pulitee lo sguardo leale.Così che, quando la mia vita finirà al calare del tramonto, il mio spirito si presenti a Te senza onta.

 
 
 

DIECI ORSI-COMANCHE

Post n°599 pubblicato il 17 Gennaio 2011 da frank.dakota

Sono nato nella prateria, dove il vento soffia liberamente e nulla nasconde la luce del sole. Sono nato in una terra dove non ci sono recinti e ogni cosa respira libertà. Là voglio morire e non dentro delle mura. Conosco ogni fiume e ogni bosco tra il Rio Grande e l'Arkansas: in questa terra ho cacciato e vissuto. Come i miei padri prima di me, io vivevo là e vivevo felice.


 
 
 
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L'ULTIMO DEI MOHICANI

 

ALCE NERO (Hehaka Sapa)

L'Uomo Santo degli Oglala, 1863-1950


"Ho curato gli uomini con il potere che passò attraverso di me. Certamente, non fui io a curare, ma il potere del mondo divino, le visioni e le cerimonie mi fecero strumento attraverso il quale il potere giunse fino agli uomini"

"Se mai avessi pensato di averlo fatto da solo, mai il potere sarebbe passato attraverso di me. Cosi' tutto quello che avrei potuto fare sarebbe stato sciocco."

 

CAVALLO PAZZO

 

NUVOLA ROSSA

 

MASSAI

 

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IL CANE

                 Cane
In passato era il servant/soldier che ha custodito le dimore della tribù e protetto loro dalla sorpresa di un attacco improvviso. Il Cane ha aiutato durante le caccie e durante inverni freddi quando non c'era ancora il cavallo. È un simbolo di lealtà, di amore incondizionato, di protezione e di servizio. La relativa medicina comprende la bontà loving dell'amico migliore e l'energia protettiva del guardiano.
Se il vostro animale di medicina è il cane, la vostra devozione verso la vostra famiglia ed amici è infinita. Ottenete la soddisfazione grande dalla rappresentazione del servizio ad altre, offrendo la vostra mano ad un amico nel bisogno. Una parola gentile, un carezza, un atto della media di bontà molto più a voi che le cose materiali. Tuttavia, ci è un rischio di venire ugualmente vicino all'altro lato: permettere che la gente li approfitti a causa della vostra natura delicata.

Il cane vi ricorda che la vostra lealtà dovrebbe sempre essere a lei, alla vostra propria verità. Vi ricorda che rispettando e onorando tutto ciò che Dio ha fatto vi permetterà di fare una vita pulita seguendo la sacred way.

 

LA FARFALLA

            Farfalla
La ricerca scientifica ha indicato che la farfalla è l'unica vita che è capace di cambiare interamente la relativa struttura genetica durante il processo di trasformazione. Quindi, è il simbolo di trasformazione totale.
La farfalla rappresenta un'esigenza di cambiamento e della libertà più grande ed allo stesso tempo rappresenta il coraggio: uno richiede il coraggio effettuare i cambiamenti necessari nel corso di sviluppo. La relativa medicina è collegata con l'aria e le alimentazioni mentali. Li insegna trovare la chiarezza nei processi mentali, organizzare i progetti o calcolare verso l'esterno il punto seguente nel nostro sviluppo interno.

Se la farfalla è il vostro animale di medicina, o se ritenete in qualunque senso attratto ad esso, questo significa che state aspettando per subire un certo genere di trasformazione. Esamini quale fase denomina la vostra attenzione più: l'uovo è l'inizio, la nascita di un certo progetto o idea. La larva è la decisione di manifestare qualcosa nel mondo fisico. Il bozzolo riguarda "la parte interna andante", con comprensione o lo sviluppo del progetto o l'idea. Rompersi del bozzolo significa che siete pronti al cambiamento e in armonia con il mondo intero. Una volta che capite la fase che siete sopra, potete scoprire e vivere la sacred way con la butterfly medicine.

 

L'ORSO

Orso
Sopporta il freddo dell'inverno, che può spiegare la loro associazione con "sognare lo spirito grande". La caverna dell'orso rappresenta il ritorno a madre terra. Inoltre suggerisce una funzione femminile forte, una di consolidazione e la protezione. I cuccioli di orso, possono stare sette anni con la loro madre prima della maturità raggiungente.
La gente con la medicina dell'orso è considerata da molti come autosufficiente e piuttosto si leverebbe in piedi sui loro propri due piedi piuttosto che chiedere aiuti ad altri. Spesso è considerata sognatrice. Molti hanno sviluppato l'abilità di prevedere le nuove cose, ma di conseguenza possono ottenere aggiornati nel sognare, realizzare piccolo i progressi nel risveglio della realtà.

La medicina dell'orso include il introspection, healing, solitudine, saggezza, cambiamento, comunicazione con lo spirito, morte e rinascita, trasformazione, corsa astrale, creatura dei sogni, misticismo.

 

IL CAVALLO

Cavallo
Il cavallo rivela in quasi ogni scrittura, folclore e realtà mythological. Ci è il Pegasus alato mitologico, il cavallo otto-fornito di gambe del dio Odin, gli stallions del dio indù del sole, gli stallions dei norvegesi di Apollo e così via. Molte leggende parlano del cavallo come potente veggente e percepire gli esseri umani con le medicine magiche. Nessun animale ha dato ad uomo la libertà di movimento fisica come il cavallo.
Se siete legati al cavallo, avete una medicina nel vostro spirito che è a volte difficile da controllare. Il cavallo è un simbolo di lealtà e di devozione, di amore e di fede incondizionata nel suo padrone. Dice che amate viaggiare ed ha più di un tocco di nomade nella vostra anima. Il cavallo è inoltre il vostro spirito del guerriero, il combattente impavidobrave che vi porta la sicurezza nei vostri viaggi, sia fisici che metaphysical.

La medicina del cavallo include l'alimentazione, lo stamina, la resistenza, la libertà di funzionare liberamente, controllo dell'ambiente, consapevolezza di medicina realizzata con la cooperazione allineare, espandente le sue proprie abilità potenziali, amicizia e la cooperazione, la corsa, la corsa astral, guardiano dei viaggiatori, avverte il pericolo possibile, guida a superare gli ostacoli, trascinatore e riferimento per molti.
 

 

LA TARTARUGA

Tartaruga
Molti nativi si riferiscono all'America del Nord come isola della tartaruga, perché le loro leggende dicono che quando la terra è stata coperta di acqua, la tartaruga si è tuffata alla parte inferiore degli oceani che portano sulla terra sulla relativa parte posteriore in modo che la gente abbia potuto avere una sede sicuro ed asciutta. La tartaruga è nel paese dovunque perché trasporta la relativa sede sulla relativa parte posteriore. Non è fissata ai posti, dato che è libero da cercare le nuove occasioni dovunque possano essere trovati. Quando percepiscono il pericolo, o sono nelle regolazioni scomode ed insicure, si ritirano nelle loro coperture e sono protetti.
Se avete medicina della tartaruga, stimate entrambi l'essere sacro della terra, delle acque della terra e della magia del cielo, dato che la tartaruga simbolizza entrambi la qualità al suolo di energia della terra e la magia del mystical. Usando l'energia della tartaruga può aiutarlo a realizzare l'equilibrio reale nella vostra vita e nel vostro spirito in modo che non otteniate "attaccati nel fango".

La medicina della tartaruga include un collegamento con il centro, le abilità di navigazione, la pazienza, connessione con il femminile, grande forza e potere di guarigioni, rispetto per gli spazi degli altri, idee nuove di sviluppo, buona protezione, fiducia in se stesso, la tenacia, difesa non-violenta.
 

 

LEGGENDE INDIANE

La creazione degli animali
C'era una volta Napi, che era l'aiutante del Sole: il Sole riscaldava la Terra mentre Napi faceva tutti i lavori di manutenzione. Un giorno Napi aveva terminato presto i suoi lavori, e dato che non era abituato a tenere le mani ferme, prese un blocco di argilla e cominciò a modellare con un blocco di argilla...
Una dopo l'altra fece le figurine di tutti gli animali della Terra. Era molto soddisfatto del suo lavoro: soffiò sopra ogni figurina, dando a ciascun animale un nome e un luogo da popolare sulla Terra.
Era rimasto un piccolo blocchetto di argilla. Napi lo pasticciò un po', poi fece un'altra figurina e disse: Ti chiamerai uomo, ed abiterai tra i lupi. Napi tornò al suo lavoro, ma un giorno arrivarono gli animali a protestare: il bisonte non riusciva a vivere in montagna perché era troppo ripida, le capre della prateria non amavano vivere nell'acqua, la tigre non si adattava vicino al mare e così via. Allora Napi ridiede a tutti nuove abitazioni, e questa volta furono tutti soddisfatti. Tutti, tranne l'uomo, che vaga dappertutto per trovare un luogo che lo soddisfi.

 

 

LEGGENDE INDIANE

La leggenda dell'aurora

Molto tempo fa in questo paese era buio fitto. Gli abitanti, tennero un'assemblea e decisero che occorreva una persona che fosse veloce a correre.: Scelsero Ghiandaia Azzurra.
Esso, si mise subito in moto in direzione di levante e finalmente giunse in una capanna di terra in un villaggio molto abitato a giudicare dalla quantità di capanne, ma nessuno in realtà era li, perché se ne erano andati ad una festa non molto distante. Entrato nella capanna trovò un bambino.. Ghiandaia Azzurra chiese al bambino:
"Dove sono andati?'".
Il ragazzo rispose:
"Sono andati via":
Nella capanna c'erano delle ceste di provviste contro la parete: Ghiandaia Azzurra indicò la prima cesta che vide li vicino e chiese:
"Che c'è in quella cesta?".
Il bambino rispose:
"Prima sera".
Poi indicò la cesta accanto dicendo:
"Che c'è in quella cesta?".
E il ragazzo rispose:
"Appena buio".
Le domande alternate dalle risposte si susseguirono, fino all’ ultima::
"Che c'è in quella cesta?".
Il fanciullo rispose:
"Aurora".
Allora Ghiandaia Azzurra afferrò lesto la cesta e se ne scappò di corsa!
Il bambino cominciò a gridare:
"Ci hanno rubato l'Aurora!".
La gente non fece caso alle urla del bambino poco distante, e continuarono a danzare.. Finalmente l’ attenzione di un abitante cadde sulle urla e disse:
"Il ragazzo grida che hanno rubato l'Aurora".
Tutti accorsero allora alla capanna e, spiegato l’ accaduto si misero presto ad inseguire Ghiandaia Azzurra verso ponente.
Egli andava verso ponente, sempre verso ponente.
Vicino alla Grande Valle lo raggiunsero.
Stavano per prenderlo; eran proprio sul punto di farcela, quando egli aprì la cesta e la luce volò fuori.

Aquila Grigia

 
 
 
 

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