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E Churchill inventò l' armata fantasma per beffare Hitler

Post n°14 pubblicato il 20 Novembre 2011 da INFORMAZIONEITALIA

E Churchill inventò l' armata fantasma per beffare Hitler
Si chiamava «Bodyguard» il piano diversivo che permise il successo dello sbarco. Al dittatore nazista bisognava far credere che l' invasione sarebbe iniziata dai Balcani

Come si fa a nascondere, in un' isola distante appena 20 miglia dalla costa continentale europea, quattro milioni di uomini e donne coinvolti nell' invasione con tutte le loro svariate migliaia d' imbarcazioni (cioè 6.047 navi da trasporto e 1.200 navi da guerra), decine di migliaia di carri armati, pezzi di artiglieria, camion e velivoli (1.100 aerei da trasporto, 800 alianti e 10 mila bombardieri e caccia)? E poi, come si fa a celare a un nemico che sorveglia attentamente il Muro Atlantico ultra-fortificato - nel quale 250 mila lavoratori forzati hanno versato 800 mila tonnellate di cemento ogni mese - il luogo e il momento di uno sbarco con 11 divisioni (290 mila uomini) nelle prime 36 ore? Per Churchill, l' ispiratore e spesso l' artefice di questi stratagemmi, «la verità è così preziosa che dovrebbe sempre essere attorniata da una guardia del corpo di bugie». Questo tornava utile soprattutto quando si aveva di fronte uno stato maggiore tedesco al quale il grande mentore del diciannovesimo secolo, Klaus von Clausewitz, aveva insegnato che «gran parte delle informazioni ottenute in guerra sono contraddittorie, una parte ancora più grande è falsa, e la parte di gran lunga maggiore è piuttosto dubbia». Era stato Churchill, come ministro degli Interni, a istituire nel 1910 il MI5 (controspionaggio) e il MI6 (servizi segreti oltremare). Da ministro della Marina, aveva radicalmente modernizzato la Royal Navy. Nel 1915 la sua brillante carriera sembrò finire con il fallimento del piano per uscire dal sanguinoso stallo della guerra di trincea forzando i Dardanelli, «nel ventre molle dell' Europa», per aprire con i Russi un secondo fronte mobile dal Mar Nero al Danubio. Fallì al prezzo di 252 mila vite alleate, dovuto principalmente al mancato coordinamento tra esercito e Marina, e all' assenza dell' elemento sorpresa. Gli insegnamenti tratti da questo fallimento sarebbero stati cruciali per la riuscita del più grande sbarco mai visto, in Normandia nel 1944. Ma intanto Churchill trascorreva notti insonni per il timore assolutamente ragionevole di un sanguinoso disastro sulle spiagge francesi. La prima lezione messa in pratica fu mettere l' azzimato ammiraglio Lord Mountbatten a capo delle Operazioni Combinate per integrare il comando di esercito, marina e aviazione, basilare per la riuscita dell' invasione. La seconda fu istituire nel 1940 la London Controlling Section, nove uomini e una donna il cui lavoro era orchestrare «Bodyguard», il piano diversivo senza il quale lo sbarco in Normandia sarebbe stato un suicidio. Un fallimento avrebbe costretto la Gran Bretagna a chiedere la pace, e l' America ad abbandonare l' Europa. «Bodyguard» doveva sviare Hitler sulle reali intenzioni degli Alleati nell' Eurasia nel 1944. Il piano lo avrebbe costretto a disperdere le sue forze in modo da non avere una concentrazione di truppe sufficiente a ripetere una Dunkerque, come sperava di fare Rommel. In secondo luogo, «Bodyguard» avrebbe ritardato la risposta di Hitler all' invasione, facendogli temere altri sbarchi imminenti. Bisognava far credere al dittatore tedesco sei bugie: 1) che gli Alleati erano convinti di poter vincere la guerra solo con i bombardamenti, e che se avessero invaso sarebbe comunque avvenuto in luglio. 2) che gli Alleati erano però pronti a invadere qualsiasi parte d' Europa dalla quale Hitler avesse ritirato le guarnigioni. 3) che un' invasione congiunta anglo-americana-russa della Norvegia avrebbe costretto la Svezia a unirsi agli Alleati per uno sbarco di paracadutisti sulla Danimarca. 4) che lo sbarco principale degli Alleati sarebbe stato nei Balcani, scelta notoriamente preferita da Churchill, con un attacco anglo-americano su Trieste, un' invasione britannica della Grecia e un' invasione anglo-russa dei giacimenti petroliferi rumeni. 5) che i Russi avevano accettato di non iniziare la loro offensiva prima della fine di giugno, impedendo quindi a Hitler di ritirare forze per difendere la Francia. La sesta e ultima bugia alla quale Hitler doveva credere, era che agli Alleati sarebbero occorse 50 divisioni per dare l' assalto al Muro Atlantico, e che né queste né le necessarie forze navali sarebbero state pronte fino a luglio, dopo l' apertura dell' offensiva russa. Tutto ciò rifletteva i pensieri di Hitler, che infatti abboccò. All' interno del piano generale «Bodyguard», i programmi Fortitude North e Fortitude South erano pensati per nascondere l' entità, il luogo e i tempi dello sbarco. Hitler era ossessionato dalla Scandinavia, dove aveva respinto l' invasione britannica della Norvegia nell' aprile 1940 e, come conseguenza di Fortitude North, lasciò inutilmente in Norvegia, fino alla resa alla fine della guerra, oltre 400 mila soldati scelti che invece avrebbe potuto usare per ricacciare in mare gli Alleati in Normandia. Ciò si dovette alla creazione di un' inesistente IV Armata britannica in Scozia, costruita grazie a notizie false diffuse via radio, annunci sui giornali locali (matrimoni tra le truppe, partite di football tra reggimenti) e messaggi di spie tedesche «ingaggiate» dal controspionaggio britannico, il tutto rafforzato da «Graffham», nome in codice per le minacce diplomatiche alla Svezia, principale fornitore di acciaio della Germania: gli Alleati erano pronti a mettere sulla lista nera internazionale l' industria svedese perché collaborava con la Germania, e a occupare aeroporti e ferrovie svedesi. Una missione militare russa giunse a Edimburgo per coordinare l' invasione congiunta della Norvegia, mentre veniva falsamente riportato che il ministro degli Esteri Eden si trovava a Mosca. I Tedeschi credettero a questa illusione fino a dopo il D-Day, quando la 4° Armata si spostò a sud per raggiungere l' altrettanto fantomatico Fusag (First US Army Group, di 150.000 uomini) di Fortitude South comandato dal vistosissimo generale Patton, che Hitler pensava avrebbe guidato l' invasione. Il finto Fusag, con il suo traffico radio, i carri armati gonfiabili, gli aerei di compensato, i camion e mezzi da sbarco costruiti dai Pinewood Film Studios sotto la direzione dell' illusionista teatrale Jasper Maskelyne e dell' architetto Sir Basil Spence, era basato nell' East Anglia di fronte al Pas de Calais, dove Hitler pensava sarebbe arrivata l' invasione principale. Quest' illusione veniva corroborata da agenti tedeschi passati dall' altra parte. A «Garbo», la spia più famosa, venne detto di preannunciare il D-Day quattro ore prima: comunque troppo tardi per organizzare una contromossa efficace, ma abbastanza per aumentare la credibilità personale di quell' agente. Hitler lo decorò subito con la Croce di Ferro. A quel punto le postazioni radar tedesche, debitamente manipolate dagli alleati, riportavano «che una grande flotta si stava radunando di fronte a Calais». «Bodyguard», la guardia del corpo di bugie, aveva catturato l' attenzione ma non la «preziosa verità» sul D-Day. Adesso le probabilità di successo erano 50 a 50.

 

Newbury Richard


Fonte:
Corriere della Sera
(Traduzione di Laura Toschi)

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