CUORE ESILIATO

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RACCONTO... E' DEL FEBBRAIO 2005, RITROVATO E RIPUBBLICATO...

Post n°354 pubblicato il 26 Gennaio 2012 da minedarkside

Elle etait la , belle comme le soleil au matin.
Je l'avais connue dans un bistrot en place Pigalle. Elle n'etait pas une putaine, elle tres simplement travaillait comme dame du vestiaire dans un local un peu malfamè.... Son nom, je ne le savais pas. Je l'avais apercue a la fin d'une soireè un peu libertine avec mes amis (nous etions a Paris pour travail et je faisait comme chaperon) et je l'avais appelè... MA BELLE, VIENS AVEC MOI... et elle.... ca va, je viens.

Fuori dal locale, all'orario di chiusura le chiesi soltanto come si chiamasse. Albertine, rispose. Un nome originale, glielo disse e lei sorrise di un sorriso dolce e mite, ma malizioso e concupiscente.

Ci avviammo a piedi. Avevo un piccolo appartartamento lì vicino, datomi in uso dalla multinazionale per la quale facevo consulenza aziendale ai tempi. Al terzo piano, si godeva un bel panorama.

Era in Rue Duperre, al 3, proprio quasi all'angolo della piazza. Di sera il "traffico" era intenso. Noi non ci facevamo caso. Di sicuro non era amore, ma solo un intenso desiderio di mischiarci le ossa (sorrido, mi ricordo Ligabue). Potevamo scegliere se salire le antiche scale oppure prendere l'ascensore con gli specchi. Optammo per la seconda scelta. Di colpo, Albertine si rivelò per quello che era, una splendida gatta pronta a tirare fuori le unghie al momento giusto. Mi disse, con un sorriso.... "Baise moi" e io, ben conscio del significato... "Dans l'elevateur?"... e lei Oui, ici.... e cominciò a baciarmi con passione. Sentivo la sua lingua passarmi sulle labbra, tra i denti  e avvinghiarsi alla mia. Non era un bacio, era una conquista. Mi stava possedendo con la sua forza vitale.

Era bella Albertine, una piccolo concentrato di energia pura, occhi verde nocciola che ti fissano come a scandagliare la tua anima, due seni morbidi e generosi e un corpo, in generale, estremamente ben fatto. Il faisait assez froid en Fevrier a Paris ed era intabarrata in un loden che la faceva sembrare meno femme fatale di quanto non fosse realmente. L'ascensore doveva fare solo 3 piani. Una mano provvidenziale, la mia,  bloccò l'ascensione tra il secondo e il terzo piano. Eravamo soli. Erano le tre, e si sentiva soltanto il rumore in lontananza del traffico parigino. Le mie mani si fecero strada a fatica. Lottai per sbottonare il loden, e finalmente, ci riuscii. Albertine lo buttò a terra e rimase con un pullover sotto il quale si intravedeva una camicetta verde bottiglia. Le mie mani frugarono. Trovarono dei capezzoli turgidi e appuntiti. Cominciai a strizzarli e ogni volta che lo facevo sentivo Albertine gemere sempre più forte. Le misi la lingua in bocca, mentre con una mano continuavo a torturarle dolcemente il capezzolo, con l'altra scivolai verso la dolce fessura. Era letteralmente inondata di piacere. Cominciai a masturbarla e ariempirmi le dita di liquido filante. Dio che bello. Il mio uccello era nel  frattempo diventato di marmo. Continuai a masturbarla, erano 3 le dita che la stravolgevano ora, e lei, dopo un ultimo gemito, venne con forza, inondandomi letteralmente la mano. La tirai fuori con dolcezza e gliela feci succhiare, poi gliela porsi, dicendole Tais toi putaine, suce la main qui t'a donnè le plaisir.  Lei obbedì, e togliendosi d'un botto il pullover e la camicetta rivelò due splendide tette. rimasi un attimo senza fiato mentre si inginocchiava davanti a me, armeggiando con la patta dei miei pantaloni. Ne emerse una erezione imponente, che Albertine non esitò a ingoiare fino in fondo, succhiando il mio membro fino alla radice. Incredibile quanto del mio cazzo riuscisse a entrare in quella bocca dolcissima. Stavo quasi per venire. Lei se ne accorse e di scatto si alzò, tenendomi il cazzo tra due dita e girandosi offrendomi il suo splendido culo .

Vien ici mon cher... e io mi avvicinai con il cazzo che sembrava dovesse scoppiare da un istante all'altro. Affondai il primo colpo nella sua dolce fessura e mi trovai come immerso in un mare dolce. Lei spingeva contro di me, sempre più veloce, in preda a una furia erotica che raramente avevo visto in una donna. Venne ancora, con un urlo che poco aveva di umano. Io ormai stavo usando gli ultimi spicci di resistenza quando finalmente, lei si tolse il mio cazzo dalla fica torrenziale e se lo infilò nel culo, quasi urlando... ENCULE-MOI je t'en prie.... Incominciai allora ad affondare il mio cazzo tra le sue natiche sode e polpose, mentre lei si masturbava furiosamente, la faccia appoggiata contro la pulsantiera. Mentre venivo gridando, la grata della porta dell'ascensore si apri.

La mia vicina di casa, madame Marie,  ci osservava.... Io ero lì, con il trofeo che ho tra le gambe che si stava lentamente sgonfiando, nudo comunque come un verme. Il n'y a rien de plus ridicule d'un homme avec les pantalon bassès.... Albertine era completamente nuda, salvo un paio di calze autoreggenti che non si può dire la vestissero troppo....L'imbarazzo era così forte che si poteva tagliare col coltello, come la nebbia in Romagna o in Lombardia nelle albe di mezzo inverno.... 

Marie era una signora piuttosto anziana, che soffriva spesso d'insonnia e che scendeva a tutte le ore a dare da mangiare ai gatti del quartiere. Incredibilmente, non si scandalizzò, e sorridendo, in perfetto italiano (era stata sposata a un emigrante di Firenze) disse : Mio dio, signore mio... non potevate aspettare 2 minuti in più?

Non sapevo cosa rispondere. Sorrisi a mia volta, tirandomi su in fretta i pantaloni, mentre Albertine si rassettava. Non trovai meglio che risponderle in francese Vous avez bien raison madame, pardonnez nous....  Lei sorrise ancora e ancora in italiano disse che non faceva nulla, che le avevo ricordato il suo povero marito, anche per un particolare non del tutto trascurabile. Finì che ridevamo tutti.Uscimmo dall'ascensore e entrammo nel mio appartamento. Marie scese a dare da mangiare ai suoi gatti. E la notte trascorse senza che chiudessimo occhio, io e Albertine. Il primo sole su Rue Duperre ci sorprese abbracciati.

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Un blog di: minedarkside
Data di creazione: 27/09/2007
 

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