cognitive displaysia

Patior v tr: consentire, tollerare, soffrire, subire, permettere


 Sono stata nel mio buco di terra e pietre per quasi due settimane.Dondolandomi in una catena di tristezze e nostalgie su quanto M sia brutta,i suoceri invadenti e la bellezza perduta lontana.Ho masticato piangendo gusci di lumache e sassi che mi hanno scheggiato i denti.Ho indossato disperazione come fosse un maglione nuovo.La tristezza mi ha ha fatto sentire viva. Stavo di merda, ma viva.Il mio corpo ama sentirsi al massimo della gioia o vivere la massima disperazione.Come se, sentendo piu' intensamente, avessi la certezza di essere un essere umano autentico.Tutto diventa piu'. Piu' forte, piu' doloroso, piu' chiaro, ti consuma di piu'.Piu' sano? Certamente no.Non volevo sano, razionale ed equilibrato. Volevo intensita' e casino perche' ho sempre pensato che la vita fosse questo. Sto scrivendo al passato non perche' tutto questo non faccia piu' parte di me, ma perche' sto imparando qualcosa di nuovo.Ad esempio che anche stabilita' e continuita' hanno il loro valore.Che la vita va vissuta con passione ma anche con compassione. Che se emergo dal mio buco di terra e mi guardo intorno M fa ancora schifo e i suoceri sono sempre gli stessi ma che bellezza e amici possono spuntare inattesi.L'altra mattina mi sono guardata allo specchio e ho deciso che ero stufa di disperarmi sul futuro. Che le circostanze fuori non possono essere piu' forti di me. Che il mio rapporto con G merita molto piu' di questo. Che IO merito molto piu' di questo.Non penso a me stessa come a una persona “forte”, nonostante tutto quello che e' successo in questi anni, nonostante amici che me lo dicono.Sto facendo tutto questo per sopravvivere. Non e' forza. Forza e' la parola sbagliata.Ci vuole coraggio per lasciare qualcosa che ami per l'incerto. Ci vuole coraggio per stare da soli.Ci vuole coraggio per affidare la propria vita a qualcuno. E ci vuole coraggio soprattutto per confrontare le proprie certezze. E il coraggio e' sempre accompagnato dalla paura. Io ero terrorizzata.