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Post N° 47


Ho un nodo in gola ma non so se voglio dirtelo. Sentirmi cosi' instabile mi spaventa ed è qualcosa che vorrei mandar giù con il caffè la mattina. Trattengo la preoccupazione nel collo, la schiena, lo stomaco e l'utero. Ho paura che la mia vita non sarà così mia come l'ho immaginata. Allora cerco conforto nelle piccole cose, scrivo una frase intelligente in agenda, cerco passi pieni di speranza o dolore nei libri che ho più amato. Mi distraggo ricordando le cose buone che ci sono state, una telefonata di amici, la voce della Strega, una mail che ho ricevuto. Ma l'assenza è così forte che la sento nelle pieghe della bocca, nel sapore delle mie lacrime, nelle rughe sulla fronte. Magari un giorno ti dirò queste cose, quando saro' più calma, quando non potrai indovinare dagli occhi arrossati, così non sarai triste e non ti chiederai se mi rendi felice e mi lascerai essere anche con le mie lacrime, cicatrici e paranoie. Perchè, di fatto, tu mi rendi felice.