Oh, lasciatemelo dire prima di tutti che sennò non sono nemmeno un po' originale. Tra un po' è san valentino e io sono già stufa ancora prima di sentire tutti i commenti su quanto sia una festa commerciale e un clichè. Beh, caro il mio omino dalle braccina corte, mai un clichè quanto ripetere che san valentino è un clichè. Touchè, olè.Tra parentesi, martedì sono stata alla prima lezione di GAG, dove un nano pelato presumibilmente sardo (non me ne vogliano i sardi) ha urlato esercizi massacranti in sequenze di otto a circa una trentina di donne desiderose di rassodare le chiappe.Peraltro, non aspettando un insegnante masculo, io sono andata con i paracapezzoli d'argento che fanno tanto pornodiva di provincia sentendomi fortemente imbarazzata. Per fortuna l'imbarazzo è durato solo i primi cinque minuti, dopo i quali non avevo più nemmeno il fiato per ricordare il mio nome.Oggi è una giornata strana, il tempo fa schifo (ma và?) e io sto seriamente riflettendo su temi cardine dell'esistenza in chiave piuttosto pessimistica, vi dirò, e per il momento non vedo come uscirne. Intanto preannuncio che sabato io e il Ciuccione ce ne andiamo da mia madre per una settimana, lui a fare il pieno di nonna, io di delizie provinciali quali passeggiate in centro senza dover prendere macchina/metropolitana/autobus e visite mattutine al panettiere, plus caffè e cene con amici e, se riesco a fare in modo che mi risponda al telefono, anche una puntata dal mio parrucchiere.
Varie ed eventuali
Oh, lasciatemelo dire prima di tutti che sennò non sono nemmeno un po' originale. Tra un po' è san valentino e io sono già stufa ancora prima di sentire tutti i commenti su quanto sia una festa commerciale e un clichè. Beh, caro il mio omino dalle braccina corte, mai un clichè quanto ripetere che san valentino è un clichè. Touchè, olè.Tra parentesi, martedì sono stata alla prima lezione di GAG, dove un nano pelato presumibilmente sardo (non me ne vogliano i sardi) ha urlato esercizi massacranti in sequenze di otto a circa una trentina di donne desiderose di rassodare le chiappe.Peraltro, non aspettando un insegnante masculo, io sono andata con i paracapezzoli d'argento che fanno tanto pornodiva di provincia sentendomi fortemente imbarazzata. Per fortuna l'imbarazzo è durato solo i primi cinque minuti, dopo i quali non avevo più nemmeno il fiato per ricordare il mio nome.Oggi è una giornata strana, il tempo fa schifo (ma và?) e io sto seriamente riflettendo su temi cardine dell'esistenza in chiave piuttosto pessimistica, vi dirò, e per il momento non vedo come uscirne. Intanto preannuncio che sabato io e il Ciuccione ce ne andiamo da mia madre per una settimana, lui a fare il pieno di nonna, io di delizie provinciali quali passeggiate in centro senza dover prendere macchina/metropolitana/autobus e visite mattutine al panettiere, plus caffè e cene con amici e, se riesco a fare in modo che mi risponda al telefono, anche una puntata dal mio parrucchiere.