Si favoleggia da sempre, dai tempi di Platone, di una terra magica, di un luogo della terra dove regnava l'età dell'oro....Probabilmente perchè è da sempre che l'uomo vuol conoscere come si vive nell'età dell'oro... ma quella terra è scomparsa...è diventata un luogo-non luogo, un territorio metafisico cui tutti tendono...ma può anche essere un pensiero metafisico, in cui ciascuno di noi tende a calarsi, senza riuscirci...Chissà perchè, gli uomini difficilmente riescono a concepire un posto dove - per dirla con De Sica e Zavattini - "buon giorno vuol dire semplicemente buon giorno" (Miracolo a Milano)...riusciamo a complicarci la vita in mille modi diversi...nascondiamo o distorciamo pensieri nostri ed altrui...Anche quando leggiamo qualcosa, la leggiamo spesso come vorremmo che fosse e non per quello che vi è scritto sopra...Vorremmo che gli altri si muovessero, agissero secondo le nostre modalità, e magari chiamiamo queste velleità coi nomi di "libertà, affetto, amore, comprensione..."Quando riscopriremo il regno di Atlantide?