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Cronaca di un pomeriggio


Sono le 16,30 circa...Ero a letto...una mattinata apatica...e il pomeriggio è conseguente...la telefonata di un'amica carissima mi scuote, ma sono tutt'altro che infastidito...mi rendo conto istintivamente che quella chiamata mi restituisce tutta la capacità di emozionarmi, mi rimette in moto nei sentimenti... parliamo del più e del meno, di cose importanti e di cose che lo sono meno...Chiudiamo...accendo la tv per le ultime notizie (son preoccupato per la questione con la Libia)... mi rendo conto che anche i giapponesi piangono (no, non è una vittoria o una forma di risentimento o razzismo - capiamoci bene - è che tutta una filmografia e una sorta di visione artefatta ce li aveva sempre presentati come una sorta di marziani...almeno a chi ha la mia età...e quindi l'osservarli come esseri uguali a noi rappresenta una specie di novità, per chi riesce a condividere idealmente quelle lacrime di madri, padri, nonni esattamente uguali ai nostri ...)... Pinocchio - intanto - è diventato bambino...Grazie, amica mia...