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Vangelis - Antarctica


Mi sono imbattuto in alcuni pensieri di una ragazza...avrà avuto l'età di mia figlia e son rimasto molto colpito dal sottofondo di pessimismo che permeava il ragionamento... Ho colto un aspetto fondamentale, nel nostro differente metodo di vita, nel modo di vedere le cose: per me gli ostacoli sono solo un qualcosa messa lì per essere superata, per lei erano un qualcosa che impediva di raggiungere la mèta...anzi, di iniziare proprio il cammino...O almeno, così sembrava... (diceva un tale che le cose non sono mai come sembrano)...Non so...mi trovo in una fase cruciale della mia vita...il cambio di abitazione non è un semplice fatto residenziale e pratico, ma una virata netta e decisa, che a volte trova impreparato mentalmente - oltre che praticamente - anche me...Mi tocca pensare a tantissime cose anche minute (si pensi che ho comprato o sto comprando tutto nuovo, dalle lenzuola agli asciugamani, alle tovaglie, ecc., e tutto questo - non avendo una visione "al femminile" della faccenda - accade in modo discontinuo e occasionale), ma - quel che più conta - sto cercando, con l'aiuto solerte di qualche amica, di rivoluzionare un modo di vivere e di pensare...Tutto questo, per dire che non mi sono neppure posto la domanda: "ce la farò?"... è ovvio che la risposta è si, ce la farò, in una visione che - appunto - non prevede ostacoli insormontabili, ma solo qualcosa che potrebbe rallentare il percorso...Il saper, voler, poter progettare il futuro... è il làscito prezioso della mia generazione, di una generazione nata, cresciuta all'insegna della conquista della luna, dello sviluppo perenne, degli obiettivi raggiungibili, tutti;...sono - siamo - stati fortunati, devo riconoscerlo, rispetto a mia figlia....rispetto a quella ragazza e a tanti tanti ragazzi.......ma occorre riprendere a progettare, a sognare...