Credo di aver capito...Attenzione: aver capito non significa aver risolto!Un colloquio telefonico con una mia amica....anzi, una mia AMICA...una di quelle persone che ti sbattono la verità in faccia, e se fossero presenti ti romperebbero un piatto in testa, una di quelle che, come dice la vulgata, "non la manda a dire"...ed è per questo che la adoro....dunque, dicevamo...il problema è tutto nella contraddittorietà che io (ma credo di essere in ottima compagnìa) mi porto dietro....anni trascorsi a "fare la cosa giusta", ove per "cosa giusta" non si intende quello che si sente, ma quello che si deve...e così, gli altri potevano rompere i bicchieri, ma fatto da me diventava un sacrilegio...anni trascorsi a diventare, senza quasi accorgertene, presentabile agli altri...e così diventa una tua seconda pelle, quasi una tua seconda personalità, ti si cuce addosso alla prima, che tu quasi dimentichi di avere....Ho detto quasi...perchè poi quella pelle si logora, mostra le prime crepe, fa riaffiorare quella che c'è sotto...ma non ancora è distrutta...e tu vorresti essere tutte due le cose, ma è impossibile, perchè non sai più esattamente qual'è la tua vera natura, se quella ligia al "fare la cosa giusta" o quella del "fare quello che vuoi"...qualunque scelta tu faccia, ti senti irrimediabilmente in colpa a causa di quella che hai scartato....come diceva Charlie Brown al termine della striscia che - sarà stato casuale? - ho pubblicato ieri o l'altro ieri...E magari vorresti mandare a quel paese quella tale persona, ma non lo fai...non per educazione, bensì perchè rischieresti di ferirla, e ti dispiace...ti dispiace di una persona che vorresti mandare affan.... ecco, questa è la rappresentazione plastica della contraddittorietà: sono veri, autentici entrambi i sentimenti, ma uno solo può avere la meglio....Insomma....un casino....