comunicare

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Ieri sera, nel corso di una telefonata, son riaffiorati alcuni simpatici ricordi...Si fa presto a dire papà (o mamma)...ma mi son ricordato che per anni non siamo riusciti a trascorrere una notte intera dormendo...non parlo di altro, "off limits", semplicemente dormire una notte senza interruzioni...Tralasciando il periodo "culletta"...la bimba era troppo piccola, ed era normale si svegliasse di notte, avemmo la "splendida idea" di mettere il lettino in camera...una tragedia!... Di notte, dei rumori...un'ombra che saltella nel lettino, felice...apriamo (si fa per dire) gli occhi... "Nico...la bambina..." "si...ho visto" dialogo che si potrebbe tradurre con "Alzati!"..."no, alzati tu!!"...e alla fine qualcuno di noi si dirigeva come uno zombie verso il lettino, travolgendo piantane e dando capocciate tremende ai mobili...momenti in cui rivolgi un caldo, deferente pensiero ad Erode...Naturalmente, per non farci mancare niente, ripetemmo l'esperienza, raddoppiando le nottate, le malattie esantematiche, le tossi, le febbri...ecc....e non sono mancate le occasioni in cui mamma e figlie erano tutte a letto, con la febbre, e mi sentivo tanto Dr House, senza stampella...... e mi sentii venir meno, quando la mia minore, che non toccava cibo da due giorni, mi chiese: "papà, mi fai la pasta al sugo?"...ed era mezzanotte....Ma oggi, quando mi hanno telefonato per invitarmi a pranzo, sono stato felice, contento di quelle nottate, di quelle febbri, di quella pasta al sugo notturna....