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...Aequam memento rebus in arduisservare mentem, non secus in bonisab insolenti temperatam laetitia. Ricordati di conservare serena la mente nelle difficoltà, non solo nelle situazioni fortunate, senza abbandonarti alla gioia smisurata Orazio (lib. II, ode III, v. 1) **************************Mi è venuto in mente qualche giorno fa, al termine di una specie di "cura omeopatica" per sentimenti.......ma andiamo con ordine....I meccanismi psicologici di ciascuno di noi giocano, a volte, degli strani scherzi...man mano ci si allontana nel tempo - e nello spazio - da un avvenimento, questo tende a perdere i contorni più tristi, o più foschi...ne rimangono solo gli aspetti migliori, quelli più poetici, o romantici, o allegri: dipende dal carattere di ciascuno di noi e dalle vicende medesime...ciascuno tende a ricostruirsi una sorta di realtà virtuale, che divarica sempre più dai fatti quali realmente accaduti e dalle persone quali realmente conosciute.......e accade che si pensi - ad esempio - al cosiddetto "buon tempo antico", dimenticando la fame, la pellagra, la malaria, le guerre, il lavoro pesante per 12-15 ore, lo sfruttamento, e quant'altro......oppure che si pensi al matrimonio, ricordando solo le gite, i viaggi, le feste, la condivisione dei problemi e delle gioie, i momenti dolci...e trascurando magari il pensare che l'amicizia, che pure vi lega, sia dovuta proprio alla distanza fisica...Poi, un paio di giorni di "cura omeopatica" ti guariscono da ogni pensiero velleitario....Serena primavera a tutti!!!!!