Rieccomi...Rientrato da un qualcosa di indefinibile...non una vacanza, non un viaggio, non un lavoro....una serie di "non"......ma nessuna definizione in positivo...un "è stato..."Certo, per qualche giorno abbiamo vissuto "facendo finta che"...ossia, abbiamo riesumato i ruoli che erano - furono - nostri: la moglie, il marito, la figlia....la prima che si dedica a sistemare la stanza della figlia secondo canoni estetici, il secondo che - trapano e cacciaviti di complemento a sèguito - si dà da fare a montare e smontare prese, lampadari, specchi, ecc., si mangia insieme, si dorme sotto lo stesso tetto...ma, appunto, è lampante che ormai gli interessi son diversi - ad eccezione del benessere della ragazza...."facciamo finta che..."Un po' come quando, da bambini, le figlie della nostra vicina di casa ci angariavano con il "giochiamo alla famiglia"... Appunto...un gioco...Oggi, tornando, ho guidato alla media dei 160 orari...volevo tornare a casa...starmene per fatti miei...solo...Ho rifiutato l'invito di mia moglie a mangiare un boccone, l'ho lasciata e son schizzato via, verso casa mia..."facciamo finta che..."Ho quasi l'impressione che quella di star solo sia una scelta...Serena notte a tutti(P.S. al rientro, non ho ritrovato la mia auto, parcheggiata sotto casa: portata via dai vigili - e non riesco ad individuare un motivo - o rubata? Non so...e, sinceramente, non me ne sta fregando nulla...ci penserò domani, diceva Rossella di Via col vento...)