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Wolfgang Amadeus Mozart - Piano Concerto No. 21 Andante


  « Venuta la sera, mi ritorno in casa ed entro nel mio scrittoio; e in su l'uscio mi spoglio quella veste cotidiana, piena di fango e di loto, e mi metto panni reali e curiali; e rivestito condecentemente, entro nelle antique corti delli antiqui uomini, dove, da loro ricevuto amorevolmente, mi pasco di quel cibo che solum è mio e che io nacqui per lui; dove io non mi vergogno parlare con loro e domandargli della ragione delle loro azioni; e quelli per loro umanità mi rispondono; e non sento per quattro ore di tempo alcuna noia; sdimentico ogni affanno, non temo la povertà, non mi sbigottisce la morte; tutto mi trasferisco in loro...."(Nicolò Machiavelli, lettera a Francesco Vettori 10 dicembre 1513)Ecco, a me dà più o meno la medesima sensazione, il rientro di questa sera... Non che sia stata una giornata particolarmente faticosa, nè piena di ostacoli...è stata una giornata qualunque, come mille altre...o forse non mi sono accorto dei gravami e degli ostacoli... ma stasera più che in altre occasioni volevo rientrare a casa, scrollarmi di dosso pensieri, occupazioni e preoccupazioni...chiudermi un po' nel mio mondo e dedicarmi a qualcosa che mi piacesse: un libro, un po' di musica, sistemare i giornali o rimettere in ordine le vecchie memorie di una vita, telefonare ad un amico, cucinare...insomma qualsiasi cosa mi faccia "sdimenticare ogni affanno..."....Sarà un caso che abbiamo in comune sia il nome che il giorno di nascita?