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(la tua libertà - Guccini) Oltre le mura della città un orizzonte insegue un orizzonte; a un'autostrada, un'altra seguirà, gli spazi sono fatti per andare; la tua libertà, se vuoi, la puoi trovare. E un uomo saggio regole farà, una prigione fatta di parole; i carcerieri di una società ti impediranno di cercare il sole; la tua libertà, se vuoi, la puoi avere. Fossi un uccello alto nel cielo potrei volare senza aver padroni; se fossi un fiume potrei andare rompendo gli argini nelle mie alluvioni E boschi e boschi cerco attorno a me dov'è la terra che non ha barriere? dov'è quel vento che ci spingerà come le vele o le bandiere; la tua libertà se vuoi la puoi avere. Fossi un uccello alto nel cielo potrei volare senza aver padroni; se fossi un fiume potrei andare rompendo gli argini nelle mie alluvioni Ma sono un uomo uno fra milioni e come gli altri ho il peso della vita e la mia strada lungo le stagioni può essere breve, ma può essere infinita; la tua libertà cercala, che si è smarrita. cercala, che si è smarrita "Mi piacciano gli amici dalle menti indipendenti che ti consentono di vedere i problemi da angolazioni diverse" (Nelson Mandela)**********La colonna sonora della giornata,la libertà... un argomento con cui mi son trovato a confrontarmi su vari livelli, differenti orizzonti, ambienti diversi...Penso che la libertà - quella autentica, quella vera - consista nella semplicità di pensiero, senza il prefisso "retro-", nel dire e fare le cose per quello che sono e non in base ad un disegno più o meno complicato... Zavattini, nella sceneggiatura di "Miracolo a Milano", preconizzava un "mondo in cui Buongiorno significa davvero e soltanto buongiorno", senza chiedersi il perché fosse stato detto e senza immaginare chissà quali retroscena, dietro quel "buongiorno"...La libertà è lasciare che ciascuno faccia o dica quel che vuole - avendo come unico limite l'educazione ed il rispetto - ma è anche la voglia di guardare le cose ed agire in maniera non preconcetta, non racchiusa da angusti schematismi mentali, la capacità di accogliere visioni diverse di una medesima realtà...un po' come illuminare il medesimo oggetto con luci diverse e differenti posizionamenti delle stesse...e se a spostare e riposizionare le luci è un amico, che sia il benvenuto... a patto che lasci decidere a me cosa fare della mia vita...diversamente, si chiama interferenza anziché amicizia, e la mia sarebbe subordinazione anziché libertà...Spesso sono stato "rimproverato" per una visione un po' anticonformista della vita...ma non è anticonformismo, è semplice libertà di pensiero...modo di agire secondo razionalità - ma anche seguendo istinto ed emozioni - e non secondo schemi preconfezionati dalla società, dalla chiesa, dal senso comune (cosa ben diversa ed in alcuni casi distante dal buon senso) dai quali impossibile uscire...La società non accetta alcune forme di libertà, forse perché ne minerebbero alla base l'ordine precostituito, un ordine che fa comodo perché non pone problemi, perché non costringe a pensare...Detesto chi non mi lascia parlare, amo chi oppone ai miei ragionamenti delle ragioni di segno opposto ma valide...temo gli "uomini della Provvidenza"...In buona sostanza, sono - e voglio rimanere - intellettualmente libero