comunicare

Debussy, Arabesque #1, Piano Solo


Stasera, rientrato a casa, avevo solo voglia di starmene tranquillo, a ripensare un po' alle mie cose......Un salto al supermercato per qualcosa che ero convinto mi servisse...ho comprato le uova pasquali alle mie due ragazze...e un po' di brani al pianoforte, mentre svogliatamente metto a posto un po' di carte...bollette pagate, bollette in scadenza, cose che butto quotidianamente e disordinatamente sul tavolo del soggiorno e che poi - ogni tanto - mi ricordo di riordinare...Un arabesco, come la vita stessa...ti perdi in mille meandri per poi ritrovarti sempre con le stesse cose, le medesime persone, sia pure vestite o addobbate in altro modo... anni di carte rimesse a posto, anni di persone ritrovate con altri volti e altre storie...ma sempre le medesime, con diverso nome...Ho ritrovato il mio passaporto - quello di circa 40 fa (erano eleganti, allora, i passaporti... non come quei cartoncini di ora!) con i visti in Ungheria, Cecoslovacchia (no...non ho sbagliato...allora era unica) e di quando lavorai a Zurigo (e, vi assicuro, so perfettamente ccome si sente oggi un immigrato da noi)...Un arabesco! Ho ritrovato perfino la lista dei tavoli alla cena matrimoniale...e penso alle mie ragazze...altri tempi, altri mondi...o no? I tempi e i mondi fingono solo di mutare...in realtà rimengono identici, cambia solo il modo di essere identici...Si.... un arabesco........che a volte confonde e fa smarrire....