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sanità...libertà..


Ho l'abitudine di far accompagnare sempre i miei post da un brano musicale, mai scelto a caso ma ripescato nella mia memoria perchè attinente, in qualche modo, all'oggetto del post...ma questo è uno dei rari casi in cui il brano può far da colonna sonora a due diversi pensieri...Il primo: ieri sera ho scoperto, ascoltando le notizie del giorno che il Ministero della Salute (chissà poi perchè lo hanno ribattezzato! Mah!) ha stilato un elenco di 208 esami che sarebbero (la dico brutalmente, per brevità) da eliminare - o quanto meno da centellinare - perchè inutili e costosi! Vi risparmio l'elenco, immagino facilmente leggibile sul sito del ministero.Per come la vedo io, è un altro atto che contraddistingue un governo di destra mimetizzato da governo di sinistra, se osserviamo le manovre del governo ed immaginiamo i futuri scenari.Questi esami, infatti, sono spesso cautelativi...predispongono infatti all'esclusione di tutta una serie di cause che accompagnano una sindrome, una malattia, una disfunzione, per arrivare a circoscrivere il più esattamente possibile cause ed eventuali terapie....la loro esclusione, quindi, darà luogo presumibilmente ad un aumento del già alto numero di casi di malasanità - o di possibili errori di diagnosi - con conseguente aumento di richieste di coperture assicurative da parte di medici e di enti ospedalieri...aumento che avrà il suo riverbero nell'aumento conseguenziale dei premi assicurativi.Le compagnie d'assicurazione ringraziano!Ha senso eliminare tasse e contributi, quando poi il cittadino medio dovrà andarsi a pagare la TAC o l'esame radiologico?Avrei compreso (ma non giustificato) tale tipo di politica se ad attuarla fosse stato un governo di destra, ma non un governo targato PD!!....e per ora mi fermo qui, perchè rischio di tediare...Ma avevo detto di un doppio pensiero...Il secondo: a volte ci accade di analizzare il pensiero di qualcun altro utilizzando i nostri percorsi mentali...ci accade di non riuscire a leggere o ad ascoltare le parole ed i pensieri altrui perchè troppo presi dai nostri...ci accade perfino di preparare le risposte prima ancora di aver ascoltato l'interlocutore...e non capiamo chi effettivamente egli sia, cosa voglia, quale il suo stato d'animo, se ha dei bisogni o se vuole a sua volta offrire aiuto: non sappiamo nulla di lui, nè vogliamo saperlo, fondamentalmente, incapsulati come siamo nella gabbia che rinchiude il nostro io... Per capire l'altro, occorre rompere la gabbia, uscire dal sé....Ci nascondiamo dietro la spiegazione che non sappiamo se merita fiducia......dimenticando che la fiducia (la medesima radice di fede) è qualcosa che si concede "a prescindere"...si è liberi di concederla o meno, ma non di patteggiarne la concessione....Serena giornata a tutti!