comunicare

Momenti


Ci sono momenti che sono delle pause....momenti che durano un giorno....un mese....un anno...in cui uno riconsidera tutti gli aspetti della sua quotidianità, di se stesso, si chede chi sia quell'uono che guarda allo specchio mentre si sbarba o si pettina...e vorrebbe quasi andare oltre lo specchio, per leggergli la mente e l'anima...Scoprire cosa faccia, cosa pensi, oltre il quotidiano esistere come - e se - egli viva davvero...Scoprire se ha davvero amici, e - nel caso - chi essi siano, a che titolo gli siano amici...Scoprire se abbia davvero fratelli, non dal punto di vista anagrafico e legale bensì da quello affettivo...Se insomma quelle contiguità che lo toccano, lo interessano, lo scrutano, lo esaltano, lo rimproverano, siano reali o fittizie... se sia o meno solo, in un mare di gente che lo circonda e con cui intrattiene una qualche forma di relazione...amici che sono amici, ma fino ad un certo limite, oltre il quale non si va...e le medesime colonne d'ercole sono poste in tutti gli altri tipi di relazione, compresa la parentale...gente che appare e scompare senza farsi problemi, e gente che - prima di farlo - si pone il problema del cosa farai tu senza di essa...Se ha davvero bisogno di parlare, per esprimersi, per esprimere sensazioni e stati d'animo, o se ci sia qualcuno che ascolti i suoi silenzi, sempre più numerosi e sempre più coperti dal chiasso sociale, di cui si serve e col quale si maschera...Se sappia davvero dove stia andando, e perché, e con chi, o se invece si limiti a lavorare, cucinare, mangiare, dormire...Domande...domande...domande...