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Post N° 560


Uno dei vantaggi della mia condizione viene fuori proprio sotto Natale. Sarà perché per carattere son portato a vedere i lati positivi in tutto ciò che mi circonda, sarà per l’oggettività delle cose, questo non lo so…So che mi sarà risparmiato il rituale del cenone della Vigilia. Avete presente la fatidica domanda che non vorreste mai sentire, che cercate di allontanare da voi ma vi raggiunge inesorabile: “Che fate a Natale?”. E qui un esercizio mnemonico terribile, cercando di ricordare se l’anno scorso siete stati dai vostri parenti o dai parenti di lei, e pian piano riaffiorano ricordi paurosi di orde di bambini scatenati e liberi per la casa (non importa quale, loro ci sono comunque) mentre un pensiero riconoscente e comprensivo va ad Erode…e vostra moglie, non so come, ricorda che l’anno scorso “l’abbiamo passato dai tuoi!” vanificando il vago ricordo che avevate delle vacanze in Tanzania (sorge il dubbio…sarà stato a Natale scorso?)…Cominciano le faticose alchimie degli orari (allora la vigilia dai tuoi, però il Natale dai miei e S. Stefano da zio Procopio, che ci tiene tanto…) assolutamente inutili, visto che poi il programma sarà rivoluzionato dall’arrivo del misterioso pro-procugino dell’Arkansas che ha deciso improvvisamente di conoscere i suoi famigliari e sceglie proprio voi per il giro turistico…e vi tocca andare anche dalla zia Eulalia, quella tirchia e antipatica che non volete vedere neppure in fotografia….Sì…la mia condizione ha qualche vantaggio…Per tutti gli altri: tutto passa…coraggio!