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Post N° 755


Complice il forte vento di tramontana che ci ha investito partendo da luoghi lontani e lontane ci porta storie di boschi e tundre, sono rimasto nella mia stanzetta, steso sul letto…ma non ho dormito.Nella mia mente mi si sono riaffacciati volti e luoghi distanti nel tempo. Nel sonnolento dormiveglia mi è venuto a far visita quello di una mia professoressa delle medie, il cui ricordo è ancora vivo in me, cui devo tantissimo della mia formazione…mi commuovo quasi al ricordo…ricordo la mia aula, sita in un vecchio edificio, in cui l’unica forma di riscaldamento era rappresantata da una stufa elettrica che, peraltro, nelle intenzioni, non era destinata a noi ma ai professori. Due file di banchi neri e, posizionata al centro del corridoio formato da esse, la stufa, secondo la volontà della Prof, che se ne privava.Mi son corse nella mia mente, quasi a scacciarsi l’un l’altra tante immagini di amici che chissà dove sono, e non so se siano ancora tutti vivi…chissà che fine ha fatto Antonio, amico di Liceo, dal fisico da paracadutista, un marcantonio dalla bontà rude e sincera e straordinaria, e i vari Vincenzo, Pasquale, e via via le centinaia di nomi che continuo ad associare a volti e a luoghi tutti a me cari. Ciascuno di essi mi ha dato qualcosa, ed ho preso qualcosa da ognuno…Nella vita ho imparato che si può fare a meno di tutto…il riscaldamento, se c’è è meglio, se non c’è ci si arrangia con qualche maglione in più, le sigarette (da ragazzo) se ci sono, si fuma, altrimenti niente, senza drammi, se il cibo c’è si mangia, se non c’è, nessun problema, se c’è l’auto, si viaggia comodi, altrimenti si va a piedi…e così via, senza tragedie e con un po’ di sano realismo, misto a qualche traccia di antica composta rassegnazione contadina…Ma continuo a chedermi cosa sarà stato di tutte le persone che mi hanno insegnato il mestiere di vivere…O QUE SERÁ - CHICO BUARQUE & MILTON NASCIMENTO (1976)