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Post N° 763


Certe mattine, come questa, vivo in una sorta di spaesamento…mi conosco, non è da oggi, covava, ed oggi – complice la giornata grigia – è venuto fuori.A volte non so più bene chi io sia, da dove vengo e dove vada..sembra che un macchinista ubriaco abbia preso possesso del treno della mia vita e abbia innestato l’automatico, a tutta velocità: i fotogrammi mi vengono incontro, e son già passati…Qualche giorno fa mi son trovato casualmente a vedere le nostre lauree, ben incorniciate, appese nel salone della casa dei miei, dove attualmente vivo. In verità, non avrei voluto far appendere anche la mia, non fa parte del mio carattere l’evidenziare nulla di me..e d’altronde, per quello che vale, non mi sembrava il caso…ho fatto anche polemiche con tutti perché sulla mia targhetta di casa non avevo fatto scrivere “dott… ecc.”, perché mi sembrava pura apparenza…Ma, alla fine, gliel’ho concesso: hanno appeso il titolo!Se lo meritavano, in fondo…hanno fatto studiare quattro figli e comperato la casa, e tutto con un solo stipendio.Quanti ricordi, e quanti sacrifici, racchiusi in quei quattro pezzi di carta! Quante lotte e quanti giorni belli!Ecco, una parte delle mie radici è appesa lì, a quel muro. Poi, l’illusione di una vita serena e tranquilla, durata ahimè abbastanza poco, e la continua ricerca di un porto sicuro…che in fondo non esiste se non nella mia fantasia e nelle mie speranze, sempre più tenui sia l’una che le altre…Le illusioni e le speranze lasciano sempre più il posto al disincanto di chi non si aspetta più niente, e tutto quello che gli viene offerto è tutto in più, rispetto alle aspettative, di chi a volte è stanco e si sente come il tenente Drogo nel deserto dei tartari… Mi accorgo che sto abbandonando anche il blog, spesso non contatto più gli amici, che pure ho, tutti, nel cuore e nella mente…Passerà!