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DIK DIK - L'isola di Wight (1970)


A volte mi ritrovo a scorazzare nelle vaste praterie del ricordo, torno indietro a rivedere un ragazzo che, zaino in spalla, scopriva il mondo, scopriva che l'umanità era così ricca di pensieri differenti, di modi di vivere e di pensare e di agire diversi...E' stata quella, la mia scuola vera, è stato in quel frangente che ho scoperto quanto vasto sia l'orizzonte. Mi rivedo a girare Londra, nel tentativo di raggiungere l'isola di Wight, con la mio scarsa (a quel tempo) conoscenza della lingua, ed ogni cosa costituiva meraviglia...era un modo di vivere esaltante, una continua sfida - piccola in sè, ma la vedevo grande - e nello stesso tempo una continua opera didascalica. Ho capito in quel periodo, ed in quel modo, che il mondo non si ferma a noi, e che la ricchezza di ciascuno di noi consiste in quanto abbiamo saputo "rubare" agli altri, in quanto abbiamo saputo osservare, "capire" nell'accezione latina del termine, far nostro...Non è un'"operazione nostalgia", al massimo c'è del compiacimento, in ciò che ho fatto: riandare a quegli anni e sorridere di quel ragazzo stranito dal mondo che osservava attorno a sè è un qualcosa che ricarica sempre le batterie scariche...In fondo, sono contento di me stesso!!!