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San Giovanni


Oggi si festeggia San Giovanni. E’ l’onomastico di mia (ex) moglie. Stamane, prima di recarmi al lavoro, son passato da lei, recandole un mazzo di fiori: orchidee giapponesi…a lei piacevano molto. Ed infatti ha gradito ed apprezzato. Ma mi ha colpito una frase che mi ha detto: “me lo aspettavo”. Mi ha fatto piacere sentirmela dire da lei, è il riconoscimento di un modo di agire – specchio del mio carattere – che ho sempre perseguito. Molti mi ritengono strano, altri ingenuo, altri ancora debole…non so se abbiano ragione o meno, e oltretutto a me piaccio così e non vorrei essere diverso per nulla al mondo. Il problema è che a me piace essere fedele a me stesso e credo nel valore della pace, che dev’essere una condizione dell’animo di ciascuno di noi, perché possa diventare un patrimonio comune. Quanto alla presunta debolezza…beh, chi mi ha attaccato, l’ha sperimentata a proprie spese!No…il problema è più complesso…ho imparato che non si può vivere nella perenne incertezza nei confronti di chi sta intorno a noi, non si può vivere nella lotta continua ed incessante per un qualcosa da ottenere e che spesso rinunciare a qualcosa ci salva la qualità della nostra vita. Ho detto “rinunciare”…ho sbagliato vocabolo…in realtà a volte si tratta di scegliere tra un qualcosa in più (in termini di successo, soldi, lavoro, gratificazioni e quant’altro) ed una qualità della vita fatta di armonia ed in armonia col mondo che ci circonda… Quanto vale fermarsi ad ammirare un’alba o un tramonto? Lo faccio spesso. Tempo perso? Per me, no! Quanto vale perdonare e regalare un fiore? Dignità e onore perduti? Per me no! Quanto vale fidarsi del prossimo? Ingenuità? Io lo chiamerei coraggio!Non sono né buono, né scemo…so perfettamente come si viva oggi..è solo una questione di scelte, ed io ho fatto la mia. Probabilmente ne pagherò dei costi, in termini di delusioni e amarezze, ma son disposto a pagarli: la mia serenità li vale tutti!